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Binaghi al Corriere della Sera: “Nuova legge per il tennis in chiaro”

In un'intervista al Corriere della Sera, il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel ha invocato un'accelerazione nell'approvazione di una nuova lista di eventi sportivi da trasmettere in chiaro, e raccontato il lavoro che ha portato ai successi azzurri trainati da Sinner, Musetti, Paolini

10 giugno 2025

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I tre match point non sfruttati nella finale da leggenda persa al Roland Garros contro Carlos Alcaraz ancora pesano, ma aver giocato una partita così certifica il valore di Jannik Sinner nonostante la sconfitta. Non è certo da questi particolari che si giudica un giocatore. «In Davis a Malaga era successo il contrario: Jannik aveva annullato tre palle match a Djokovic. Gliel'ho scritto in un messaggino. Il tennis sa essere maledetto» ha detto il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, al Corriere della Sera. 

«A Parigi abbiamo vinto le due finali più umane e perso quella tra extraterrestri: Sinner e Alcaraz hanno messo in campo velocità, soluzioni e un ritmo mai visti prima. E stato come trovarsi davanti a un videogioco, nella tana del lupo. Aggiorniamoci l'anno prossimo, quando Jannik potrà giocare a Parigi senza gli impicci e lo stop di questi ultimi mesi» ha sottolineato il numero 1 del tennis italiano.

Roland Garros 2025, il best of

Roland Garros 2025, il best of

Una finale trasmessa in chiaro su Nove, in chiaro, con ascolti record per il canale. «Ringrazio Eurosport, che ha fatto una cosa diversa da quella che Sky e la stessa Eurosport fecero nel 2024: le finali Slam della Paolini, che non devono valere meno di quelle di Sinner, non solo non sono state trasmesse in chiaro, ma Sky ha piantato una grana a Wimbledon che aveva deciso di mandare la partita sul canale YouTube - ha ricordato Binaghi al Corriere della Sera -. Detto ciò, è un problema legislativo. Mi risulta che il ministero dello Sviluppo economico abbia chiesto che le partite di interesse nazionale debbano per legge andare in chiaro, adeguandosi al nuovo interesse per il tennis. Mi risulta anche che la Commissione europea abbia detto bene, ma dal 2029: inaccettabile. Scriverò ai ministri Urso e Abodi: non possiamo privare gli italiani di altri quattro anni di successi del tennis italiano e invece vedere Norvegia-Italia 3-0».

Le deludenti prestazioni della nazionale, ancora in cerca di un ct dopo il fresco rifiuto di Claudio Ranieri, fa scattare inevitabili paragoni con il tennis in cui l’Italia esprime il numero 1, il numero 6 e complessivamente nove Top 100 in singolare maschile, una Top 10 in singolare femminile, la quarta miglior coppia del 2025 in doppio maschile, la migliore in doppio femminile.

Sinner e Alcaraz alla premiazione del Roland Garros 2025 (Getty Images)

Sinner e Alcaraz alla premiazione del Roland Garros 2025 (Getty Images)

«Quando eravamo i peggiori e i più poveri abbiamo avuto il coraggio di reimpostare un sistema diverso in tutto: nelle regole statutarie, di ingaggio tra dirigenti e atleti, di gioco. In nome del massimo rendimento possibile. Non abbiamo dato una concessione, un permesso, una deroga che non fossero giustificate dai meriti e dai risultati da centrare. La stessa cosa l'abbiamo fatta nelle joint venture», come quelle con la Rai per la trasmissione del tennis in chiaro e con Sport e Salute per l'organizzazione delle manifestazioni come gli Internazionali BNL d’Italia. 

Pur consapevole che in futuro potranno tornare stagioni meno eccezionali per gli italiani, Binaghi sottolinea che «questa Federazione lavora indipendentemente dai risultati, che sono da intestare ai giocatori». Ed è proprio questo lavoro, partito da lontano, ad aver creato le condizioni per l’attuale scenario che vede l’Italia al vertice del mondo del tennis, modello ammirato anche da nazioni che hanno fatto scuola come gli Stati Uniti, la Francia, la Spagna. « Da un decennio abbiamo impostato il decentramento e la valorizzazione dei club e dei circoli privati come parte di un sistema che vede il centro tecnico federale non stanziale, ma punto di interscambio tra pubblico e privato, con raduni periodici. I ragazzi vivono a casa loro ma vengono per stage in cui si confrontano con i nostri tecnici. All'inizio i risultati non ci premiavano ma siano rimasti fermi nella nostra idea». 

Jasmine Paolini e Sara Errani con il trofeo del doppio del Roland Garros 2025 (foto Getty Images)

Jasmine Paolini e Sara Errani con il trofeo del doppio del Roland Garros 2025 (foto Getty Images)

Così si arrivano a festeggiare i due Slam al Roland Garros di Sara Errani, l’avvicinamento di Lorenzo Musetti alla Top 5 distante appena 70 punti, il compimento del primo anno da numero 1 del mondo di Jannik Sinner. «Jannik è un leader dello sport italiano che va oltre i leader del passato: Tomba, Valentino Rossi, Pantani - ha dichiarato Binaghi al Corriere della Sera - Guida uno sport globale, conosciuto in tutto il mondo. È un italiano diverso perché non è un guascone, non è un pazzo scatenato, non lancia le coppe dal podio, è pulito. È il ragazzo della porta accanto. Jannik è un valore straordinario per il nostro Paese.Speriamo che non cambi mai. E come lui Jasmine, Musetti, gli altri». 

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