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"Caro tennis, ti ho riscoperto grazie agli azzurri": la lettera

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera indirizzata a tutti i tennisti e le tenniste d'Italia che si fanno valere nei tornei di tutto il mondo

07 aprile 2025

Le squadre azzurre campioni del mondo in Billie Jean King Cup e Davis Cup

Le squadre azzurre campioni del mondo in Billie Jean King Cup e Davis Cup

Riceviamo e con piacere pubblichiamo questa lettera indirizzata al tennis italiano e ai suoi rappresentanti sui campi di tutto il mondo, senza indicare il nome di chi l'ha scritta per rispettare la sua richiesta.

"Caro tennis,

ti scrivo perché da quando ti ho riscoperto grazie ai tennisti azzurri non ti ho più lasciato.

La prima volta che ci siamo incontrati riempivi di emozioni gli afosi e interminabili pomeriggi estivi di una bambina: le eterne battaglie in 5 set, i minuti infiniti in bilico sul 40 pari, il fiato sospeso ad ogni palla break erano tra i migliori antidoti alla noia che conoscessi.

Per un bel po’ ci siamo persi di vista, è vero, ma dalla finale di Coppa Davis del 2023 ti sei ripreso tutta la mia passione nel seguirti. 

Ti guardo sempre da dietro uno schermo (una volta anche dal vivo e spero di rifarlo presto), ma adesso mi affascini perché non posso fare a meno di vederti come una fedele e catartica rappresentazione della vita.

Guardo i tennisti che caparbiamente “rimangono lì”, ad affrontare con la stessa dedizione ogni partita, ogni set, ogni 15 e ci vedo tutti noi che, anche quando la vita ci prende a schiaffi, ci riproviamo ancora e ancora, a volte possiamo solo difenderci, resistere anche oltre lo stremo delle nostre forze, altre volte troviamo l’ardire di spingerci a rete per primi, di attaccare, di imporre il nostro gioco.

Guardo i tennisti che, comunque sia andata il giorno prima, tornano ad allenarsi duramente e a crederci, anche quando sulla carta il prossimo avversario è nettamente favorito, e ci vedo tutti noi che ogni mattina prendiamo in mano la nostra “racchetta”, circondati dagli altri ma in fondo soli, consci che dall’altra parte della rete ci saranno anche i nostri demoni, le coincidenze, il fato, le condizioni avverse, le sfighe e gli errori arbitrali.

Sul tetto del mondo: i più forti siamo ancora noi

Sul tetto del mondo: i più forti siamo ancora noi

La lezione più grande che mi stai insegnando da adulta, e che ti vedo “mettere in scena” costantemente, è che bisogna tornare in campo sempre, comunque sia andato il match precedente e comunque il prossimo potrebbe cambiarci la vita. Che bisogna guardare in faccia la paura, di farcela e di non farcela, e poi lasciarla andare.

Che bisogna fare di ogni punto già vinto o perso un maestro da cui imparare e un trampolino fatto di entusiasmo o voglia di riscatto e di quelli futuri solo uno sprone. Che però il punto più importante è sempre quello che stiamo giocando adesso ed è lì che dobbiamo cercare di essere consapevolmente presenti.

Oggi per me le eterne battaglie in 5 set, i minuti infiniti in bilico sul 40 pari, il fiato sospeso ad ogni palla break significano tutto questo e quando vedo i tennisti che seguo di più (Lore, Jannik, Flavio, Matteo, Jas) perdere una partita o affrontare delle difficoltà vorrei potergli dire: “non mollare”, neanche quando i pensieri offuscano la mente e prosciugano le energie, quando la paura fiacca le gambe, quando una partita che sembra già vinta inizia a scivolare tra le mani, quando le cose proprio non girano come vorresti anche se ce la metti tutta, quando hai il sole contro, quando il pubblico fischia, quando vieni sommerso da critiche e consigli non richiesti, quando subisci una grande ingiustizia. Vorrei potergli dire “non mollare”…e dirlo così anche a me, che, come tanti, vivo una ben più prosaica quotidianità, con tutte le sue piccole e grandi sfide, gioie e difficoltà.

Grazie a tutti i tennisti italiani per le tante emozioni e per essere fonte d’ispirazione nel cercare di giocare sempre al meglio la nostra personale “partita”…daje!".

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