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Musetti e l'Italia di Davis premiati ai Gazzetta Sports Awards

"Un premio da estendere alle ragazze che hanno vinto la Billie Jean King Cup", ha detto il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi

di | 11 dicembre 2025

Il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri e il presidente della FITP Angelo Binaghi ai Gazzetta Sports Awards

L'Italia del tennis trionfa anche ai Gazzetta Sports Awards, i riconoscimenti che il quotidiano assegna da 11 anni ai protagonisti dei grandi successi dello sport italiano. Due i premi riservati agli azzurri del tennis: alla nazionale di Coppa Davis per l'Impresa dell'Anno, il terzo trionfo consecutivo nella manifestazione, e a Lorenzo Musetti come Atleta dell'Anno.

BINAGHI: "UN PREMIO DA ESTENDERE ALLA NAZIONALE DI BILLIE JEAN KING CUP"

Il trionfo in Davis lancia il più forte messaggio sul valore del movimento tennistico italiano. "E' un momento straordinariamente bello. Se mi è consentito questo premio, deve essere anche esteso alle ragazze che hanno fatto il miracolo dell'anno perché hanno vinto la Billie Jean King Cup, fuori casa e contro pronostico, contro i giocatrici più forti di loro" ha detto Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, nel corso della cerimonia di consegna dei premi a Milano.

Il successo di pubblico, sulle tribune e in televisione, per gli azzurri di Coppa Davis, testimonia la passione crescente per il tennis: i grandi match di Sinner, Musetti,  Cobolli, Paolini registrano ormai ascolti paragonabili a quelli della nazionale di calcio. "Dobbiamo ringraziare il calcio. Se non avessimo qualcuno che sta sopra di noi, ma alla nostra portata, avremmo meno stimoli per cercare di continuare a crescere. Nello sport devi cercare di vincere, mica si può morire secondi" , ha aggiunto Binaghi. 

VOLANDRI: "CI ABBIAMO SEMPRE CREDUTO, IL PUBBLICO CI HA AIUTATO TANTO"

Nelle Finals di Coppa Davis, senza i due Top 10 azzurri Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, l'Italia ha vinto il terzo titolo consecutivo, un'impresa mai riuscita a nessuna nazionale da quando è stato eliminato il Challenge Round, il privilegio per i campioni in carica di giocare solo la finale. E' stato il trionfo di una squadra, e insieme dei due grandi amici Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, trascinatori in nazionale. "Abbiamo visto Flavio salvare sette match point e chiudere contro il belga Bergs in semifinale, e ribaltare un set e un break di svantaggio in finale. Queste cose succedono solo in Davis" ha detto il capitano azzurro Filippo Volandri sul palco.

"Ci abbiamo sempre creduto, anche Jannik paradossalmente ce l'aveva detto: 'Ricordatevi che siete una squadra forte e che possiamo vincere lo stesso, soprattutto giocando in Italia'" ha spiegato Volandri. "Sicuramente gli oltre diecimila tifosi che hanno seguito le nostre partite alla Fiera di Bologna hanno spinto in maniera importante - ha concluso -. È stata una vittoria straordinaria, diversa rispetto alle altre, molto emozionante. Da casa il feedback è stato importante, i numeri sono stati importanti. Hanno sofferto insieme a noi, è stato veramente qualcosa di straordinario. Ho la fortuna e il privilegio di avere una rosa di quasi dieci giocatori, sono tutti pronti a interpretare il ruolo che gli viene richiesto e ad esserci nel momento in cui l'altro ha bisogno. Questo alla fine fa la differenza".

MUSETTI: "HO FATTO UN IMPORTANTE SALTO DI MATURITA'"

"Non mi piace auto-elogiarmi, quindi non lo farò, però sicuramente è stata una stagione veramente bella sotto tutti i punti di vista. Sono state tante prime volte. Entrare in Top 10 e raggiungere determinati risultati mi hanno permesso di fare un salto di qualità, di maturità, e sono molto contento di averlo fatto" ha detto Musetti, numero 17 a inizio anno e 8 a fine 2025, che ha completato la sua stagione migliore con il regalo più bello, la nascita del secondogenito Leandro.

Nel 2025 è diventato il terzo finalista italiano nell'era Open a Monte-Carlo, poi ha raggiunto le semifinali a Madrid, agli Internazionali BNL d'Italia e al Roland Garros: nessun italiano era mai arrivato almeno in semifinale in tutti i quattro principali tornei stagionali sul rosso.

Proprio al Foro Italico ha giocato il suo primo torneo da Top 10. In tutta la storia del tennis, considerando anche gli anni pre-Open in cui le classifiche venivano stilate dai giornalisti, è solo il nono italiano a figurare tra i primi 10 del mondo in singolare maschile. Il carrarino ha raggiunto i quarti di finale allo US Open per la prima volta in carriera, battuto solo da Jannik Sinner nel primo derby italiano alla seconda settimana in uno Slam in singolare maschile. E si è qualificato per le Nitto ATP Finals, le prime con due azzurri contemporaneamente in campo in singolare.

"Sto lavorando veramente tanto per colmare questo gap con Jannik e Carlos - ha aggiunto Musetti sul palco dell'Auditorium - Quest'anno ho avuto il modo di incontrarli entrambi, purtroppo senza mai uscire vincitore, però ho avuto modo di confrontarmi, di capire quale fosse il mio livello e quale il margine dei miglioramenti necessari per raggiungerli. Sto cercando di farlo anche aggiungendo nuove figure al mio team, con l'aiuto di un nuovo allenatore, José Perlas. Spero anche che questo possa portarmi a fare il definitivo salto di qualità".

Musetti e l'Italia di Davis premiati ai Gazzetta Sports Awards

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