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Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi commenta a SuperTennis la vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon
13 luglio 2025
Il trionfo di Jannik Sinner a Wimbledon, ha dichiarato a SuperTennis il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, "è una delle più grandi vittorie del tennis italiano, anche per l'importanza del torneo e per il fatto che un italiano non l'avesse mai vinto in singolare. Però è anche importante ricordare che non è un caso isolato. Abbiamo una corazzata, abbiamo la Paolini che ha vinto a Roma, abbiamo Musetti che è numero 7 e speriamo che riesca con Jannik a qualificarsi alle Nitto ATP Finals di Torino. Avere due italiani in campo in singolare sarebbe una cosa inimmaginabile. Inoltre abbiamo Cobolli che entra nei primi 20, abbiamo Matteo Berrettini che dobbiamo recuperare e abbiamo Sonego che continua a fare grandi risultati negli Slam. Abbiamo 8-10 giocatori che il mondo ci invidia, dobbiamo essere orgogliosi di loro".
Sinner, ha sottolineato Binaghi, "è un ragazzo straordinario, uno dei più intelligenti che io abbia mai conosciuto. E' un grande uomo. Se io, che ho attraversato qualche decennio del tennis italiano, avessi potuto disegnare il campione italiano del futuro, l'avrei disegnato come lui, sia in campo, per la solidità, la continuità, la fermezza, la concentrazione che ha nei punti importanti, sia fuori. Se le nuove generazioni italiane guardano a Jannik Sinner il futuro non può che essere roseo".
Anche per un fattore anagrafico: Sinner, infatti, ha 23 anni. "Credo abbia tutto il tempo e la possibilità per provare a fare il Grande Slam nei prossimi anni - ha detto - Avere il più forte giocatore al mondo ha cambiato la storia del nostro tennis, credo anche dello sport, nel nostro Paese. Quindi armatevi di racchetta e di biglietti aerei e continuate a girare il mondo perché le emozioni che avete visto oggi le vedrete nei prossimi dieci anni".
Il tennis in Italia è diventato oggi un fenomeno sociale. Merito anche di SuperTennis, ha spiegato il presidente della FITP. "Quando siamo nati il tennis era praticamente oscurato dalla pay tv, era uno sport di nicchia - ha detto -. Siete riusciti a fare bene il vostro lavoro e a dare un contributo fondamentale per rendere il tennis uno sport di massa, uno sport popolare, che sta dando grandi soddisfazioni all'Italia che ha delle grandi ricadute economiche e sociali. Adesso bisogna continuare. Noi combatteremo fino in fondo per fare in modo che tutti gli italiani, anche quelli che non si possono permettere un abbonamento da pagare, possano vedere le gesta, dentro il campo ma anche fuori, di grandi campioni come Jannik Sinner, Jasmine Paolini o Lorenzo Musetti".