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Finali di A1 alle porte, chi farà la differenza? Sfide live su SuperTennis e SuperTenniX

Ci si attende tanto equilibrio nelle finali di A1 in programma a Torino questo fine settimana, tanto nel match femminile tra Ct Palermo e At Verona, quanto in quello maschile fra Tc Crema e Tc Rungg. Ecco chi potrebbe fare la differenza

06 dicembre 2024

Samuel Vincent Ruggeri (foto Serafini)

Samuel Vincent Ruggeri (foto Serafini)

Da una parte il Tc Crema, che cerca il quarto scudetto della sua storia (ma il primo dal 1987). Dall'altra il Tc Rungg, sorpresa relativa visto la rosa solida e coesa di cui dispongono gli altoatesini. Sarà una finale equilibrata, almeno questo dicono i ranking, quella di Serie A1 maschile in programma domenica al Circolo della Stampa Sporting di Torino. Luogo che poche settimane fa ha ospitato gli allenamenti dei migliori del mondo durante le Nitto ATP Finals e che adesso cambia vestito per assegnare gli scudetti della massima divisione.

Dopo il trionfo targato Ct Vela Messina nel 2023, stavolta l'unica certezza è che il tricolore tornerà nel profondo Nord del Paese. L'ultima lombarda ad aver intascato il titolo è stata la squadra dello Sporting Selva Alta di Vigevano nel 2019, mentre fin qui non c'è traccia di successi dall'Alto Adige, in un campionato nato nel 1922 e ripreso stabilmente dal 1998 dopo 8 anni di interruzione. Ma chi sono gli osservati speciali, i giocatori che potranno fare la differenza?

Detto che, per le regole stesse della A1, a risultare determinanti potrebbero pure essere i numeri 4 delle rispettive formazioni (così come i doppi), è il caso di puntare l'attenzione su una manciata di nomi. Cominciando da Samuel Vincent Ruggeri, numero 1 di Crema, 257 Atp e autore di una stagione positiva, che lo ha portato a guadagnare circa 100 posti nel ranking. Nato ad Alzano Lombardo (provincia di Bergamo) 22 anni fa, Samuel ha vissuto il suo momento da ricordare quando è stato convocato con l'Italia di Davis come sparring, in quel di Bologna. Esperienza impagabile, che rappresenta un'ulteriore motivazione per agganciare al più presto almeno le qualificazioni degli Slam, ormai davvero vicine. Samuel, fisico da corazziere e tennis moderno, ha già servizio e rovescio di gran qualità, nonché un diritto in evoluzione. Deve trovare migliore continuità, tanto nel match che nella stagione, ma la base di partenza è di grande qualità. Sempre dalla parte di Crema, bisognerà capire chi tra Andrea Arnaboldi e Riccardo Bonadio troverà spazio nel quartetto dei singolaristi: parliamo di due giocatori che hanno già annunciato il ritiro ma che nel match secco possono ancora fare paura.

Il rovescio di Federico Gaio (foto Peluso)

Il rovescio di Federico Gaio (foto Peluso)

Per il Tc Rungg, invece, con l'argentino Rodriguez Taverna e il belga Geerts che possono far paura, il fronte italiano poggia sull'idolo di casa Alexander Weis e su un altro ex: Federico Gaio. Weis, 27 anni, nel corso del 2023 aveva ingranato il turbo facendosi notare anche a livello Challenger. Quest'anno non ha trovato lo stesso rendimento ma in Serie A1 può fare la differenza, soprattutto giocando per il club nel quale è cresciuto.

Gaio, invece, può mettere sul piatto un'esperienza non comune e il fatto di conoscere alla perfezione i campi di Torino, dove si giocherà l'ultimo atto. Il campionato fin qui ha proposto indicazioni contrastanti, ed è difficile trovare un favorito. Ma proprio per questo l'ultimo atto sarà ancora più interessante.

Giorgia Pedone in azione nella finale scudetto di Serie A1 BMW (Foto Sposito/FITP)

Giorgia Pedone in azione nella finale scudetto di Serie A1 BMW (Foto Sposito/FITP)

Lo stesso equilibrio della finale maschile lo si attende da quella femminile, con Ct Palermo - finalista nel 2023 quando fu sconfitto dalla Canottieri Casale - e At Verona impegnate nella giornata di sabato, sempre sui campi dello Stampa Sporting di Torino. Sul fronte siciliano, in Piemonte saranno presenti la spagnola Marina Bassols Ribera (numero 1 del Ct Palermo), l’aostana Martina Caregaro e le tre giovani atlete palermitane del vivaio: Giorgia Pedone, Anastasia Abbagnato e Virginia Ferrara. Pedone e Abbagnato in particolare si sono fatte notare lungo il 2024, con alcune ottime prestazioni nel circuito pro e un ranking che si fa sempre più interessante: Giorgia, 20 anni, è numero 201 Wta e punta forte su testa e gambe da giocatrice di alto livello. Mentre Anastasia, papà italiano e madre di origine russa, ha 21 anni ed è 457 al mondo, in attesa di un salto di qualità che non dovrebbe tardare.

Verona cercherà di contrastare le siciliane con un gruppo altrettanto equilibrato, che ha visto come grande protagonista Aurora Zantedeschi, prodotto del vivaio capace di conquistare in semifinale ben quattro punti fra singolare e doppio. Oltre a lei, le veronesi possono contare sulle straniere Valentini Grammatikopoulou, Lesley Kerkhove ed Eva Guerrero Alvarez e sulle azzurre Diletta Cherubini, Angelica Raggi e Angelica Moratelli. Quest’ultima fresca di best ranking al numero 74 della classifica mondiale di doppio. In questo caso l'età media delle azzurre è un po' più alta, con la 22enne Cherubini (482 Wta) come elemento più giovane. Ma in una competizione dove a farsi valere è pure l'esperienza, potrebbe non essere uno svantaggio.

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