Scudetto, un sogno per 4: le sfide torinesi per il titolo della Serie A1 by BMW. Diretta SuperTennis

Il presidente FITP Angelo Binaghi l’ha definita “il campionato che più di ogni altro racconta l’identità del movimento: i circoli, il vivaio, il lavoro quotidiano sul territorio e il valore della squadra”. Ecco perché le finali della Serie A1 by BMW, in programma fra sabato e domenica (con diretta su SuperTennis) al Circolo della Stampa Sporting di Torino, rappresentano un appuntamento sempre sentito, atteso e molto ambito, col sogno – condiviso – di cucirsi lo scudetto sul petto. Il desiderio di conquistare il tricolore è rimasto vivo per quattro club, due conferme nel femminile e due sorprese nel maschile, pronti a darsi battaglia sui campi veloci del Training Center dello storico club torinese.

Al sabato – dalle 11 – tocca alle donne, con un remake della stessa sfida che assegnò il tricolore dodici mesi fa. Ad affrontarsi le portacolori dell’Associazione Tennis Verona Falconeri, a segno nel 2024, e le rivali del Circolo Tennis Palermo, in finale addirittura per il terzo anno consecutivo. Non ce l’hanno fatta nelle prime due occasioni e si augurano che la terza possa essere quella buona, per diventare la prima squadra siciliana di sempre a vincere la Serie A1 femminile. Un traguardo che nel loro caso varrebbe doppio, perché inseguito con una formazione che meglio delle altre ha saputo valorizzare le atlete del vivaio, oggi diventate delle professioniste di alto livello.

Gli equilibri in campo si annunciano simili a quelli dello scorso anno, quando l’AT Verona la spuntò per 3-1, chiudendo i conti col doppio vinto da Aurora Zantedeschi e Angelica Moratelli. Saranno sempre loro due dei principali punti di forza del team, con la prima che prova a ripetere le splendide prestazioni – in singolare e doppio – della passata stagione. Fu lei, giocatrice del vivaio, la grande protagonista del primo scudetto. Sarà di nuovo affiancata da Angelica Raggi e da una fra la spagnola Eva Guerrero Alvarez (in campo nella finale 2024) e la greca Valentini Grammatikopoulou, in quanto il regolamento permette di schierare una sola giocatrice straniera in ciascun incontro intersociale.

Una norma che obbligherà a delle riflessioni anche il team palermitano, che – per ragioni geografiche – non potrà contare sullo stesso supporto delle avversarie, ma avrà comunque sugli spalti un buon numero di sostenitori. Nel loro caso, il dubbio straniera riguarda la 24enne francese Yasmine Mansouri oppure la rumena Alexandra Cadantu-Ignatik, giocatrice dal passato importante (è stata nelle prime 60 della classifica WTA). Trascorsi che potrebbero tradursi in esperienza, determinante in occasioni come la finale della Serie A1 by BMW. Con loro, quasi certa la presenza nei singolari di Giorgia Pedone e Anastasia Emanuela Abbagnato (come nel 2024), ma occhio anche alle alternative Federica Bilardo e Virginia Ferrara.

Decisamente più complessa da decifrare sarà la finale maschile, fra le sorprese Match Ball Firenze Country Club e CTD Massa Lombarda. I primi sono arrivati in fondo da neopromossi, dominando il proprio girone e poi regalandosi – col successo in semifinale sullo Sporting Club Selva Alta – il sogno di un quarto scudetto dopo quelli vinti nel 1978, 1998 e 1999. Nell’ultimo caso, nella formazione campionessa d’Italia c’era anche un giovane Filippo Volandri, attualmente capitano della nazionale italiana capace di vincere per tre anni consecutivi la Coppa Davis. Il team di Massa Lombarda, invece, nelle sue precedenti partecipazioni al massimo campionato nazionale era sempre stato costretto a disputare i play-out, mentre stavolta un gruppo di ragazzi molto affiatati ha confezionato una stagione di lusso, collezionando 13 punti nel Girone 3 e poi superando nel play-off il Ct Santa Margherita Ligure.

Ora il club del presidente Giorgio Errani (padre di Sara) sogna di mettere la ciliegina sulla torta e ha gli elementi per riuscirci. Nella formazione c’è un ex di spessore come lo slovacco Martin Klizan, già numero 24 della classifica ATP, poi spazio alla linea verde, con un quintetto dall’età media intorno ai 22 anni. L’elemento di punta è Giulio Zeppieri (che spegnerà 24 candeline proprio nel giorno della finale), poi ci sono la grande speranza azzurra Jacopo Vasamì, Francesco Forti e due elementi del vivaio di qualità come Lorenzo Rottoli e Jacopo Bilardo.

Il Match Ball Firenze, invece, può scegliere fra due stranieri – il rumeno Filip Cristian Jianu (n.286 Atp) o lo spagnolo Pol Martin Tiffon (n. 370) – affiancati in particolare da Jacopo Berrettini, il fratello minore di Matteo che si è reso protagonista di un ottimo 2025, raggiungendo per la prima volta i primi 300 giocatori della classifica mondiale. Insieme a lui, nel team anche il mancino Gianmarco Ferrari, e due elementi del vivaio di qualità come il promettente Lorenzo Sciahbasi e il ventenne Andrea Meduri. Anche a loro è affidato il compito di provare a riportare il tricolore nel capoluogo toscano, in un weekend che come sempre promette pathos, emozioni e spettacolo. E che stavolta sarà anche legato al ricordo del mitico Nicola Pietrangeli, il quale nella sua infinita carriera ha lasciato un’impronta anche nell’albo d’oro della Serie A. Vinse il campionato per ben otto volte negli Anni ’60, con tre club differenti: Tennis Club Ignis Comerio, Circolo Canottieri Roma e Società Canottieri Olona Milano.