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Per la 21enne siciliana, questa stagione di A1 è anche un possibile riscatto. Perché lo scorso anno, in finale contro l'At Verona (poi scudettata), fu proprio lei a mancare la chance di portare il tricolore sull'isola
15 ottobre 2025
Anastasia Abbagnato, 21 anni, numero 405 Wta, non è solamente una delle giovani di maggior talento nel panorama tricolore. Anastasia, papà palermitano e mamma russa, è anche una delle stelle del Campionato di Serie A1 femminile. Ovviamente, con il Ct Palermo. Nella seconda giornata, proprio Anastasia è stata decisiva per battere Beinasco fuori casa, partita insidiosa che però le siciliane sono riuscite a portare dalla loro parte: in singolare, Anastasia ha piegato nettamente (6-0 6-4) una giocatrice esperta come Irina Maria Bara, rumena, ex numero 104 Wta e ancora oggi competitiva a buon livello nel circuito. Poi, in doppio, si è ripetuta accanto alla Cadantu-Ignatik, piegando Ruggeri e Canavese per 7-5 6-2.
Per Abbagnato, questa stagione di A1 è anche un possibile riscatto. Perché lo scorso anno, in finale contro l'At Verona (poi scudettata), fu proprio la siciliana a mancare la chance di portare il tricolore sull'isola, cedendo singolare e doppio nella sfida decisiva. Furono comunque partite lottate, ma il sapore amaro di quell'epilogo non si cancellò facilmente, soprattutto per una ragazza che al proprio club e alla propria terra è molto legata.
Nel frattempo, Anastasia ha vissuto una stagione di transizione nel circuito pro. Numero 468 a inizio 2025, oggi ha guadagnato qualcosa ma non tanto come ci si sarebbe potuti attendere. Mentre il (recente) best ranking di numero 400 ancora non le rende totalmente merito. I suoi risultati migliori negli ultimi mesi parlano dei quarti di finale a Rende – Wta 125 – come prestazione clou, accanto a diversi altri piazzamenti in appuntamenti W35 e W50. Solo una volta è riuscita ad abbattere lo scoglio dei quarti, per una semifinale nel 15 mila dollari di Manacor, a inizio anno. E proprio sulla continuità all'interno del torneo e di una stessa partita, l'azzurra dovrà lavorare se vorrà cercare di fare uno step decisivo verso il suo obiettivo e quindi verso il sogno: top 100 prima, top 10 poi.
Anastasia viene da una famiglia abituata ai sacrifici e ai successi. La zia è infatti Eleonora Abbagnato, ballerina, insegnante di danza classica e direttrice artistica, che dal 2013 al 2021 è stata étoile del Balletto dell'Opera di Parigi. Non proprio un ruolo qualunque: “Lei – spiega la nipote – mi dice sempre di continuare a lavorare duramente perché i sacrifici che sto facendo oggi mi ripagheranno in futuro”. Anastasia però è una persona emotiva, più siciliana che siberiana nell'anima: “Ci sono periodi – spiegava – in cui soffro maggiormente la pressione, altri in cui riesco a dominarla. In generale sto migliorando sotto questo aspetto ma c'è ancora tanto lavoro da fare”.
Marina Bassols Ribera e Anastasia Manuela Abbagnato nel doppio della finale scudetto della Serie A1 BMW al Circolo della Stampa-Sporting di Torino (Foto Sposito/FITP)
I modelli sono due, Maria Sharapova e Aryna Sabalenka. Ovviamente, due regine del tennis dell'Est. “Sono una aggressiva – così si racconta la siciliana – che cerca di fare il punto, invece che attendere l'errore altrui. Dopo essere andata via dalla Sicilia, mi sono fermata per un po' ad Anzio coi fratelli Piccari, prima di approdare alla Galimberti Tennis Academy di Cattolica”. Per finire ad Alicante, in Spagna, negli ultimi mesi. Ma sempre con Palermo nel cuore. “A volte la nostalgia della Sicilia si sente, soprattutto si sente il distacco da mia madre, a cui sono legatissima”.
Un percorso da affrontare con tanto coraggio, che peraltro Anastasia ha sempre avuto. Già da piccola ha affrontato un problema serio, una osteomielite al piede sinistro, scatenata da un batterio. Aveva 6 anni e i medici non sapevano come risolverla, tanto che dissero ai genitori che c'era il rischio di un'amputazione. E che difficilmente avrebbe potuto camminare normalmente. “Poi è accaduto che abbiamo risolto il problema, grazie alla bravura dello staff medico che mi seguiva e forse anche grazie al mio corpo che si è ribellato a quel destino”. Così adesso è libera di giocare e di sognare. Con la Serie A1 come possibile trampolino di lancio e il sogno di arrivare al vertice ben vivo dentro di lei.
Anastasia Abbagnato colpisce di rovescio