La Nazionale Italiana femminile di padel si è appena assicurata il pass per la semifinale degli Europei 2025, in corso a La Linea de la Concepcion. Carolina Orsi, la numero 1 d‘Italia, abbraccia e saluta le avversarie della Gran Bretagna, il fair play prima di tutto. Poi di corsa al centro del campo per il selfie di rito con le altre ragazze; un gruppo storico e un volto nuovo, unite dai colori azzurri e da ricordi indimenticabili: “La convocazione in Nazionale non la prendo mai come una cosa scontata - dice - ; questa chiamata rappresenta la valorizzazione del lavoro fatto e dei risultati ottenuti ed è un onore. Sono sempre super contenta e orgogliosa di vivere le emozioni che regala questa maglia”.?
Ricordi il momento esatto in cui ti sei innamorata di questo sport?
“E’ stato un innamoramento graduale. Però, effettivamente, c'è stato un momento-clou… quando ho fatto i miei primi Mondiali, nel 2018. Io e Vale (la Tommasi, ndr) avevamo vinto una partita per giocarci poi il terzo e quarto posto. In quel momento era una cosa storica… per noi, per il movimento. Poi siamo arrivate quarte, ma non era mai accaduto e in quel momento abbiamo fatto la storia del padel. Non è stato amore a prima vista, è stato un processo graduale ma da quel Mondiale…”.
Quanto sono state importanti, per diventare una giocatrice professionista di padel, le numerose esperienze sportive che hai fatto nel corso della tua vita? Calcio, tennis….
“Ci sono dei pro e dei contro. Da una parte credo di aver acquisito un buon background di esperienze, e questo mi ha aiutato a gestire delle situazioni che forse a vent’anni non avrei saputo affrontare così bene. Dall’altra parte, se avessi scoperto questo sport prima magari ora sarei molto più abile in certe cose, nella difesa per esempio e in alcune dinamiche tipiche del padel”.