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Carolina Orsi: l’Italia, un nuovo progetto e lo streaming di nonna Vanna!

La numero 1 d’Italia tra le protagoniste agli Europei di Cadice. A breve inizierà un nuovo progetto al fianco della spagnola Araceli Martinez

di | 22 ottobre 2025

Carolina Orsi alla FIP Euro Padel Cup (Foto FITP)

Carolina Orsi alla FIP Euro Padel Cup (Foto FITP)

La Nazionale Italiana femminile di padel si è appena assicurata il pass per la semifinale degli Europei 2025, in corso a La Linea de la Concepcion. Carolina Orsi, la numero 1 d‘Italia, abbraccia e saluta le avversarie della Gran Bretagna, il fair play prima di tutto. Poi di corsa al centro del campo per il selfie di rito con le altre ragazze; un gruppo storico e un volto nuovo, unite dai colori azzurri e da ricordi indimenticabili: “La convocazione in Nazionale non la prendo mai come una cosa scontata - dice - ; questa chiamata rappresenta la valorizzazione del lavoro fatto e dei risultati ottenuti ed è un onore. Sono sempre super contenta e orgogliosa di vivere le emozioni che regala questa maglia”.?
 
Ricordi il momento esatto in cui ti sei innamorata di questo sport?
“E’ stato un innamoramento graduale. Però, effettivamente, c'è stato un momento-clou… quando ho fatto i miei primi Mondiali, nel 2018. Io e Vale (la Tommasi, ndr) avevamo vinto una partita per giocarci poi il terzo e quarto posto. In quel momento era una cosa storica… per noi, per il movimento. Poi siamo arrivate quarte, ma non era mai accaduto e in quel momento abbiamo fatto la storia del padel. Non è stato amore a prima vista, è stato un processo graduale ma da quel Mondiale…”.
 
Quanto sono state importanti, per diventare una giocatrice professionista di padel, le numerose esperienze sportive che hai fatto nel corso della tua vita? Calcio, tennis….
“Ci sono dei pro e dei contro. Da una parte credo di aver acquisito un buon background di esperienze, e questo mi ha aiutato a gestire delle situazioni che forse a vent’anni non avrei saputo affrontare così bene. Dall’altra parte, se avessi scoperto questo sport prima magari ora sarei molto più abile in certe cose, nella difesa per esempio e in alcune dinamiche tipiche del padel”.
FIP Euro Padel Cup, Carolina Orsi (Padel FIP)

FIP Euro Padel Cup, Carolina Orsi (Padel FIP)

A breve inizierai un nuovo progetto con la spagnola Araceli Martinez. Cosa ti aspetti da questa nuova collaborazione?
“I cambi di coppia repentini fanno parte del nostro sport, ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. Io sono più per qualcosa di duraturo, però se uno ha stimoli diversi bisogna accettarli e rispettarli. Peccato, perché con Martina (Fassio, ndr) stavamo facendo bene, stavamo ottenendo bei risultati e ci stavamo formando come coppia. Con Araceli ci conosciamo da tanti anni, è un’ottima giocatrice di sinistra. Ci siamo allenate poco, ma penso che si possa formare una bellissima coppia, sono fiduciosa. Anche lei crede in questo progetto, siamo nell’ultima parte di stagione, gli ultimi tornei e daremo il massimo”.?
 
In una partita di padel ci sono anche molte situazioni divertenti… qual è stato il più momento più divertente della tua carriera?
"È accaduto proprio con la Nazionale, durante la finale dei Giochi Europei a Cracovia; giocavamo io e Giorgia, terzo set e stavamo 4-3 sotto. Ad un certo punto l’avversaria ha smashato, io corro verso la rete e faccio un capitombolo clamoroso. Sono arrivati tutti, il team, i medici… pensavano mi fossi fatta davvero male. E invece io stavo ridendo, Marcela e Giorgia si sono messe a ridere con me. ‘Che botta!’, tutti ridevano. È stato divertentissimo, ma solo perché è finita bene!”.
 
In casa Orsi lo sport è sempre stato presente... e di altissimo livello. Quanto è stato importante per te avere accanto un grande sportivo come il tuo papà (Fernando, ex storico portiere della Lazio ed allenatore, ndr)?
Anche lì, ci sono stati dei pro e contro. Da una parte è stato prezioso avere vicino una persona che capisce davvero cosa sia l’agonismo, il professionismo; una persona che conosce le dinamiche e capisce cosa vivi ti aiuta molto di più rispetto a chi non ha lo stesso background, anche se parliamo di discipline sportive diverse.  Un atleta capisce le dinamiche anche fuori dal contesto sportivo, magari a livello manageriale, commerciale, e ti supporta. Dall’altra, c’è sempre stata una certa pressione, specialmente da piccola: quel voler far vedere sempre che c’erano delle potenzialità”.
Quali sono le caratteristiche fondamentali che deve avere un buon giocatore di padel?
Primo, bisogna divertirsi: anche nella fatica e nella sconfitta, bisogna vivere l’esperienza con piacere. All’inizio bisogna abituarsi a perdere, perché quasi sempre si perde in questo sport. Secondo, ci vuole uno spirito di sacrificio, ma vissuto in modo positivo: saper sopportare lo stress fisico e mentale, godere anche di quello. Terzo, ci deve essere curiosità: bisogna guardare mille partite, voler migliorare ogni dettaglio, studiare sempre. Come in tutti i lavori, chi dedica tempo extra allo studio cresce costantemente”.
 
Il sogno della tua carriera?
“Entrare tra le prime otto coppie e partecipare alle Olimpiadi”.
 
… e magari regalare altre medaglie a nonna Vanna…
“E’ la mia tifosa numero uno, è pazzesca. Ha imparato a usare la tecnologia, lo streaming, per vedere tutte le mie partite. Mi segue sempre, si interessa e mi incoraggia costantemente. Mi fa piacere regalarle i miei trofei”.
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