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Gabriele Pennaforti, i quarti al Challenger di Kigali danno fiducia: ''Questo livello mi appartiene''

Il tennista romano torna vicino al best ranking di 414 ATP dopo aver disputato i quarti di finale di un torneo Challenger per la prima volta in carriera

di | 10 marzo 2025

Gabriele Pennaforti

Gabriele Pennaforti

Il 2025 di Gabriele Pennaforti si arricchisce di altre due settimane di buon tennis. Il tennista romano, classe 2000, ha ottenuto a Kigali (Ruanda) il suo primo quarto di finale in carriera a livello Challenger. La programmazione dell’allievo di coach Ludovico Scerrati aveva previsto un passaggio nei tornei ITF, con una finale e una semifinale disputate a febbraio nei 15.000 dollari di Valencia.

Archiviata la Spagna, Pennaforti ha disputato dapprima il main draw del Challenger 75 su terra rossa, dove è stato sconfitto al primo turno, per poi ripartire la settimana successiva dalle qualificazioni del Challenger 100 e giungere tra i migliori otto, dove a sbarragli la strada c’è stato Valentin Royer (n.151 ATP e testa di serie numero 4 del torneo).

Sono state due belle settimane, sia dentro che fuori dal campo – ha raccontato Pennaforti, oggi numero 433 ATP –. Nella prima delle due ho ricevuto una wild card per il tabellone principale, perdendo al primo turno contro Lukas Neumayer. Nonostante l’eliminazione, ero contento per il livello espresso considerando l’avversario di rilievo. Nel secondo torneo sono partito dalle qualificazioni, giocando molto bene. Mi sono ripreso subito la rivincita con Lukas agli ottavi, giocando due ottimi set e vincendo per 7-5 6-4. Nei quarti di finale contro Royer ho avuto un vistoso calo di energie, ma sono riuscito a trovare il break nel secondo prima di cedere al tie-break (6-3 7-5 il risultato finale). Mi spiace non essere andato oltre, potevo arrivare più carico fisicamente ad esempio. Resta un ottimo torneo che mi dà grande fiducia per il futuro e mi fa capire che questo livello mi appartiene. Ora devo continuare così”. 

Prestazioni convincenti dietro le vittorie. Ludovico Scerrati è ancora più contento per aver visto in campo i frutti del lavoro, ancor prima che del risultato finale delle partite di Gabriele: “L’obiettivo che abbiamo prevede di mettere una partita dietro l’altra nel suo bagaglio di esperienze, così da abituarsi al circuito Challenger. Prima di Kigali, aveva giocato solo cinque volte nel circuito cadetto, e annovero alcune di queste prestazioni tra le migliori che abbia mai realizzato da quando lo seguo. Sono stupito in positivo, perché queste conferme ci fanno andare avanti con fiducia. La classifica? Non la guardiamo, siamo genuinamente contenti di quel che stiamo facendo”. 

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