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Il Challenger di Roma entra nel vivo: Carboni sorprende Ajdukovic, avanzano Travaglia e Gigante

Il Roma Garden Open festeggia la ventinovesima edizione con numerosi italiani in campo

di | 22 aprile 2025

Stefano Travaglia (Foto Pietro Corso)

Stefano Travaglia (Foto Pietro Corso)

La ventinovesima edizione del Roma Garden Open ha preso il via sui campi del Tennis Club Garden. Il Challenger 50 che precede gli Internazionali BNL d’Italia è uno degli appuntamenti più storici della Capitale, e quest’anno sono ben 9 gli azzurri presenti nel tabellone principale.

Nella terza giornata di gioco spiccano le prestazioni di Lorenzo Carboni, uscito vincitore da una battaglia contro contro la testa di serie numero 2 Duje Ajdukovic (3-6 6-1 6-4) e Stefano Travaglia, ora al secondo turno dopo aver superato le qualificazioni e piegato al primo turno Paul Jubb (6-4 6-2). Federico Arnaboldi ha invece esordito con successo contro il romano Gabriele Pennaforti in una battaglia di tre set (6-3 5-7 6-2), mentre il derby tra Matteo Gigante e Lorenzo Giustino ha visto prevalere il primo per 3-6 6-1 6-2.

Sono molto contento del risultato e del tennis espresso – ha raccontato la wild card classe 2006 Lorenzo Carboni –. In campo c’era un’atmosfera incredibile e devo dire che mi ha aiutato a superare i momenti di difficoltà. Non era la mia prima esperienza a livello Challenger, ma per me è una delle vittorie più importanti della carriera, significa che il lavoro sta dando i suoi frutti. Lontano dalle partite ufficiali ci sono grandi sacrifici e sono molto orgoglioso dei miei sforzi. Adesso ho l’obiettivo di continuare a giocare a questo livello senza bisogno di inviti, devo pian piano abituarmi a disputare partite contro questi giocatori”.

I tanti appassionati presenti sui campi del torneo romano hanno potuto assistere al rientro definitivo di Stefano Travaglia. Ai box per un problema fisico nei primi 3 mesi del 2025, il tennista ascolano ha riacquisito brillantezza sotto ogni punto di vista, con 3 vittorie consecutive che sono il simbolo della ripartenza.

Sono stato fermo un po’ e dal Challenger di Monza ho ripreso la mia attività – ha raccontato l’ex numero 60 del mondo –. Rientrare non è mai semplice, il processo è sempre un po’ lungo ma ho ritrovato le sensazioni giuste. Mi trovo molto bene a giocare in Italia, la spinta del pubblico mi permette di dare anche più del 100% in campo, c’è una grinta diversa. Durante lo stop ho passato 3 settimane a Torino con Gipo Arbino, che mi sta seguendo con attenzione. Ha grande esperienza e la sua presenza al mio box mi rende davvero felice. Obiettivi a medio termine? Devo giocare tante partite e riprendere il ritmo, cosa non banale, cercando di alzare gradualmente il mio livello di tennis”.

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