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L’intervista al n.49 ITF Junior, finalista ai Campionati Europei 2024 nella categoria under 18
di Pietro Corso | 24 settembre 2024
Ai Campionati Europei under 18 di Oberpullendorf in Austria, Jacopo Vasamì ha scritto una piccola pagina di storia del tennis italiano. Il romano, attuale numero 74 ITF Junior, ha messo la firma su una settimana di grande livello, confrontandosi con i migliori giocatori del circuito e staccando un biglietto per la finale, prima di cedere al romeno Luca Preda (6-3 6-1). Con questo risultato, Vasamì è divenuto il terzo azzurro di sempre a raggiungere una finale europea in singolare, il primo dal 1986. “Sicuramente è un risultato che mi riempie di felicità – ha spiegato il sedicenne –. Sono molto contento e mi inorgoglisce il tennis che ho giocato in settimana. Mi sento soddisfatto ma anche grato alla Federazione per avermi fatto competere in un torneo così importante e prestigioso. La sconfitta è stata difficile da digerire ma costruttiva. In generale, mi sono confrontato con avversari di grandissimo livello e non posso che esserne felice”.
Vasamì è riuscito a superare se stesso soprattutto in semifinale, dove ha sconfitto lo svizzero Henry Bernet (n. 23 ITF Junior) per 7-5 4-6 6-2: “La partita vinta con Bernet è quella di cui sono particolarmente fiero, perché lui è un ottimo giocatore con esperienza anche nel circuito professionistico. Sapevo di potermela giocare e che avrei potuto vincere. È stata una grandissima lotta, sia di resilienza che di pazienza, quindi sono molto soddisfatto di come l’ho portata a casa. Rimorsi in finale? Sono rimasto molto sorpreso dal modo di giocare del mio avversario. Attendevo un giocatore meno solido e paziente, invece è stato superiore e mi ha costretto spesso a uscire dagli schemi, inventandomi di volta in volta soluzioni diverse. Il risultato è un po’ bugiardo perché è statuna bella lotta, ma Preda ha sicuramente meritato di vincere e io nonostante tutto resto contento del mio match”.
Il mancino classe 2007 ha risollevato la stagione da giugno in poi, quando dopo il diploma alla Rafa Nadal Academy ha scelto di tornare a casa al Club Nomentano, alla corte del suo storico maestro Fabrizio Zeppieri. Da lì una buona fetta di 2024, condita dalla prima esperienza Major agli US Open: “Il primo Slam è sempre una grande soddisfazione, giocare in un palcoscenico come quello degli US Open è molto importante. Sono contento della mia preparazione a questo grande appuntamento, anche se poi sul cemento americano non sono riuscito a esprimermi al meglio perché non ho molta esperienza. Si è trattato comunque di un bel test, anche perché l’aria di questi appuntamenti è oggettivamente diversa anche grazie all’organizzazione. Il mio obiettivo era di giocare partite contro avversari di livello e vivere quell’atmosfera ti fa crescere molto perché respiri un’ambiente diverso. Adesso mi aspetto altri buoni risultati e magari di giocare qualche torneo da professionista. Lo stesso vale per il 2025, dove aspiro anche ad altre soddisfazioni a livello Slam”.