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Il club romano è stato ripescato dopo la retrocessione dello scorso anno e punta alla salvezza. Un team affiatato, composto da amici che giocano insieme praticamente da sempre più qualche innesto
di Pietro Corso | 08 marzo 2025
Dalla delusione per la retrocessione al sollievo dell’immediato ritorno in Serie A: l’Eur Sporting Club è stata ripescata nel massimo campionato nazionale e apre il suo cammino del 2025 tra le mura amiche. Una seconda opportunità per la squadra capitanata da Leonardo Bongi.
Un team affiatato, composto da amici che giocano insieme praticamente da sempre, più qualche innesto (come quello del giovanissimo Francesco Spurio) per arricchire la compagine e puntare alla salvezza.
“Siamo contenti del percorso che stiamo facendo – ha raccontato Bongi, punto di riferimento e anima della squadra –. Diversi anni fa abbiamo cominciato a scalare divisioni partendo dalla Serie D, oggi siamo ancora qui a giocarcela con i più forti. Tutto questo non sarebbe possibile senza il sacrificio di tutti, oltre al supporto costante degli sponsor che ogni anno rinnovano la fiducia nei nostri confronti”.
L’Eur Sporting Club non è solo una squadra, bensì un gruppo di amici: “Il mio intento è sempre stato quello di cercare l’unione sia dentro che fuori dal campo. Questo feeling che abbiamo è fondamentale soprattutto alla lunga, quando ci troviamo ad affrontare momenti difficili. Obiettivo? Anzitutto siamo orgogliosi di esserci, anche quest’anno. Da capitano, posso dire che ci teniamo a vincere e nello specifico ad ottenere la salvezza in questa Serie A. Ma non dimentico che, a prescindere dalla categoria, vogliamo mettere le radici in quello che è lo sport all’interno del circolo e in quella che è l’unione tra di noi”.
Tra i titolari annunciati dei biancoverdi non può mancare Patrizio Panicucci, al sesto anno all’interno della squadra: “Per noi è un onore disputare un altro anno in Serie A. Non credo meritassimo la retrocessione l’anno passato, ma per fortuna anche nel 2025 avremo la possibilità di misurarci con i migliori d’Italia oltre ai tanti giocatori di caratura internazionale che arricchiscono la competizione. Siamo una squadra di giocatori perlopiù laziali, amici prima ancora che compagni. Tutto quello che otteniamo dentro al campo è senza dubbio un guadagno ulteriore”.
Così come Bongi, anche Panicucci apprezza il clima disteso: “Naturalmente ci sono anche dei lati negativi, ma noi siamo bravi ad esaltare l'aiuto che conoscerci così tanto ci porta. Essere amici ci aiuta ad affrontare i momenti duri, perché abbiamo modo di sostenerci l’un l’altro. Non sarà facile, ma anche quest’anno puntiamo a salvarci”.