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Nardi cede a Nishikori a Phoenix

Si ferma agli ottavi di finale il cammino di Luca Nardi al Challenger di Phoenix. Il talentuoso tennista pesarese, numero 67 Atp, è stato sconfitto dal giapponese Kei Nishikori con il punteggio di 6-4 6-3 in un match dove l'ex numero 4 del mondo ha mostrato maggiore solidità nei momenti decisivi

di | 19 marzo 2025

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Luca Nardi

Il pesarese, reduce dal recente cambio di guida tecnica con l'affidamento a Claudio Messina dopo gli anni con Francesco Sani e la parentesi alla Galimberti Academy, non è riuscito a esprimere il suo miglior tennis in Arizona. Le statistiche raccontano di un Nardi in difficoltà al servizio, dove ha raccolto solo il 52% dei punti sulla prima, ben al di sotto della sua media stagionale del 72%.

Dall'altra parte della rete, Nishikori ha capitalizzato le occasioni importanti vincendo il 68% dei big points (25 su 37) e convertendo tutte le 5 palle break a disposizione, dimostrandosi implacabile nei momenti chiave.

Per il 22enne pesarese si tratta di un altro passo del percorso di crescita che sta affrontando con il nuovo coach. La scelta di Messina, che negli ultimi tempi ha seguito principalmente il giovane laziale Andrea De Marchi, rappresenta una scommessa per consolidare la presenza di Nardi tra i primi 50 del mondo, puntando a migliorare alcuni aspetti tattici del suo gioco.

Dopo l'ottimo torneo di Dubai e la battuta d'arresto a Indian Wells contro Cameron Norrie, questa sconfitta a Phoenix conferma il momento di transizione per il talento marchigiano, alla ricerca di quella continuità che finora è mancata nella sua carriera.

Secondo indiscrezioni, il lavoro con Messina si sta concentrando proprio sulla gestione tattica dei momenti cruciali dei match, elemento che ha fatto la differenza anche nell'incontro con Nishikori, dove il giapponese ha dominato i game decisivi vincendone 5 su 7.

Per Nardi ora si apre una fase importante del suo percorso professionale, con la necessità di trovare stabilità e metodo per sfruttare appieno le sue potenzialità tecniche ed evitare l'altalena di risultati che ha caratterizzato finora la sua ascesa nel tennis professionistico.

 

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