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Primucci: ''Punto alle prime 1000 posizioni''

Leonardo Primucci, classe 2003, talento del Tennis Club Ancona, vincitore degli ultimi campionati assoluti regionali e tra i protagonisti della storica promozione del circolo dorico in B1, ha vissuto un 2024 fatto di alti e bassi. Abbiamo incontrato il giovane tennista per ripercorrerne i momenti salienti e scoprire i suoi obiettivi per il futuro

di | 06 marzo 2025

Leonardo Primucci

Leonardo Primucci colpisce il dritto

La scorsa stagione è stata molto intensa, che giudizio daresti?

"Vero, perché è stata concentrata principalmente in 4-5 mesi. All'inizio dell'anno mi sono fatto male al polso sinistro, che è la mia mano dominante, quindi sono rimasto fuori dal campo per due mesi e mezzo, da inizio febbraio fino ad aprile. Ho ripreso a giocare la settimana prima della Serie B2, con appena una settimana di allenamento e poi sono subito partito con i match, quindi non ero sicuramente in forma. Ho perso tutti i singoli, tranne uno, e non ho vinto nei doppi. Nonostante ciò, siamo passati in B1, grazie al senso di unità, perché essendo tutti ragazzi del circolo, abbiamo sicuramente fatto sentire questo aspetto di una competizione di squadra".

Quali sono stati i momenti più esaltanti e quali i più difficili da affrontare? Dove pensi di essere migliorato?

"Dopo la Serie B sono partito con i tornei open verso giugno, ho fatto un paio di tornei. Al terzo ho subito sentito la differenza, perché ho iniziato a vincere match e da lì è stato tutto in discesa, perché nei tornei successivi sono sempre arrivato in fondo. Nel giro di un paio di mesi sono passato dalla categoria 2.3 alla 2.1 e a settembre ho vinto quattro tornei di fila. Era sicuramente il mio miglior momento e mi sentivo a mio agio in campo. Il miglioramento che ho fatto è stato oltre che tecnico anche mentale, perché sono sempre stato un giocatore abbastanza fumantino in campo e migliorare da questo punto di vista mi ha dato sicuramente una mano. Dopo, ad ottobre, sono andato a Monastir a fare i primi tornei professionistici. Al primo torneo ho subito preso un punto ATP, ma al secondo mi sono fatto male al polso, al destro questa volta".

Quando ti sei infortunato cosa hai pensato? E come si riesce a riemergere dopo un infortunio?

"Ho avuto sempre questi problemi nel corso della mia vita. Anche quando ero piccolo mi sono sempre fatto male, il più grave che mi viene in mente è stato alla schiena a 14 anni. Mi ha tenuto fuori dal campo per due anni, quindi a 16 ho ripreso. Bisogna sempre cercare di conviverci perché per venire fuori da un infortunio se pensi troppo a quello che è successo magari dici 'se non mi fossi fatto male chissà dove sarei ora'. Se inizi a pensare a tutte queste cose non ne verrai mai fuori e sicuramente non te la vivi bene, non riuscirai mai a ritornare al livello che potresti raggiungere. Bisogna sempre cercare di accettare quello che è successo e cercare di riprendere da quello che si può".

Progetti e obiettivi per il 2025?

"Per il 2025 il mio obiettivo è sempre lo stesso, con infortunio o senza. Avevo fatto la programmazione per disputare un paio di Open per poi partire a fare solo tornei professionistici. Purtroppo ho dovuto ritardare il tutto perché mi sono strappato all'addome e ho ripreso solo la settimana scorsa a giocare, dopo un mese e mezzo di stop. Adesso riprenderò un po' di preparazione, farò qualche torneo per ritrovare la forma e poi partirò con i tornei da 15.000-25.000 dollari. Per il 2025 spero di raggiungere almeno le prime 1.000 posizioni del ranking e poi per il prossimo anno speriamo di fare ancora meglio".

 

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