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Una giornata emozionante in memoria di Carlo Cora al Monviso Sporting Club

A tredici mesi dalla sua scomparsa, il Comitato Regionale Fitp Piemonte ha voluto ricordarlo nel modo che più avrebbe rispecchiato il suo spirito: con una giornata di sport, condivisione e partecipazione, all’interno della sua casa tennistica, quel Monviso dove ha lasciato un segno profondo

01 giugno 2025

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Il primo Memorial Carlo Cora, andato in scena sui campi del Monviso Sporting Club di Grugliasco, è stato non solo un evento a lui dedicato, ma un atto di affetto e riconoscenza da parte di un movimento che il responsabile del wheelchair piemontese ha contribuito in modo fondamentale a costruire.

A tredici mesi dalla sua scomparsa, il Comitato Regionale Fitp Piemonte ha voluto ricordarlo nel modo che più avrebbe rispecchiato il suo spirito: con una giornata di sport, condivisione e partecipazione, all’interno della sua casa tennistica, quel Monviso dove ha lasciato un segno profondo.

La manifestazione ha riunito ben 45 partecipanti, tra cui 30 atleti in piedi e 15 giocatori in carrozzina, in un torneo a gironi misto, dove agonismo e divertimento si sono fusi in un’atmosfera leggera e appassionata.

La struttura del torneo ha permesso a tutti di scendere in campo più volte, di conoscersi e confrontarsi, nel segno dell’inclusione che Cora ha sempre promosso. Un evento semplice nella forma, ma ricco di significato, costruito su quella stessa energia che lui metteva in ogni progetto.

L’adesione sentita all’evento dimostra quanto Carlo Cora fosse amato. Gianluca Cosentino, tra i più attivi nel mondo del tennis in carrozzina piemontese sia come giocatore che come organizzatore, lo ha detto con parole piene di emozione: “L’adesione è stata altissima perché Carlo era una persona benvoluta da tutti. In 17 anni di wheelchair, poche persone hanno creduto in noi come lui. Per me è doveroso essere qui. Ha sempre creduto nel movimento e oggi gli rendiamo il giusto tributo”.

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Il Memorial non poteva che tenersi al Monviso Sporting Club, dove Carlo ha formato generazioni di atleti e contribuito allo sviluppo del tennis inclusivo. Stefano Ponzano, amministratore unico del circolo, ha ricordato così il legame con lui: “Siamo felicissimi di aver ospitato questo Memorial grazie anche al supporto della Federazione. Carlo non ha bisogno di presentazioni: ha scritto una parte importante della storia del tennis torinese e del nostro club. Oggi lo ricordiamo con affetto, e la grande partecipazione è la prova di quanto fosse stimato”.

Toccanti le parole di Tamara Andreello: “Ringrazio la Federazione per aver pensato a questo Memorial. Carlo ha dato tantissimo al tennis in carrozzina in Piemonte. Per me è faticoso, ma anche emozionante. So che oggi è qui con noi, tra questi campi, a guardare i suoi ragazzi. Spero che tutti si divertano, vivendo la giornata nello spirito che lui voleva: partecipare con gioia e trarre il meglio da ogni momento”.

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Chiara Canavese, consigliera del Comitato Fitp Piemonte, sottolinea come questa giornata rappresenti un’occasione preziosa per ricordare Carlo Cora e portare avanti il suo lavoro: “Oggi, nel tennis in carrozzina in Piemonte, abbiamo 21 circoli affiliati per il tennis e 13 per il padel, con 46 tesserati. Il Comitato sta lavorando per rendere accessibili sempre più impianti, censendo le strutture e abbattendo le barriere architettoniche. Inoltre, a settembre-ottobre, organizzeremo per la prima volta i campionati regionali wheelchair”.

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A raccogliere il testimone di Carlo Cora, oggi, è un gruppo di persone che porta avanti con passione le attività del movimento wheelchair. Tra loro Alessia Biodo, che spiega: “Carlo ha fatto un lavoro enorme come fiduciario, e ora siamo in tre a proseguire la sua attività. Organizziamo raduni Cpa, tornei Tpra, e cerchiamo di coinvolgere sempre più persone. Il movimento in Piemonte è in crescita, siamo tra le regioni con più tesserati e anche con ottimi risultati agonistici. Alcuni atleti sono stati convocati in nazionale, come nella recente trasferta in Turchia con la squadra quad. Stiamo già facendo bene, ma possiamo crescere ancora”.

Parole che testimoniano come Carlo Cora continui a vivere in ogni iniziativa, in ogni torneo e nell’impegno di chi porta avanti il lavoro che lui ha iniziato.

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