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Sui campi del Royal Club Torino è andata in scena la storica manifestazione d’eccellenza del tennis piemontese conosciuta anche su scala nazionale. Tutti i vincitori
24 luglio 2025
La 65esima edizione della Racchetta d’Oro è andata in archivio lo scorso 21 luglio con le ultime finali dei tabelloni di terza categoria maschile e seconda categoria femminile. Teatro il campo centrale del Royal Club Torino.
La rassegna di terza categoria maschile si è conclusa con la vittoria di Leonardo Quaglia, 3.1 e quarta testa di serie, che ha superato in finale per 6-2 6-3, il 3.2 ma con best ranking italiano di 2.5, Luca Bellelli, giovane maestro al Circolo della Stampa Sporting di Torino e classe 2003. Quaglia, 2.7 nel 2023 e tesserato Ronchiverdi, ha così commentato al termine dell'incontro: “Quando ho visto il tabellone – ha esordito – mi sono reso conto che avrei dovuto lottare perché c’erano molti giocatori che in passato sono stati dei forti seconda categoria. Mi sono così ripromesso di giocare match dopo match senza pensare troppo al risultato finale, anche se ritenevo di poter essere competitivo”. La sfida più complicata è stata quella in semifinale, contro l’ex 2.1 torinese Alessandro Colella: “Sono entrato in campo un po’ teso – ha ricordato Quaglia – e ho sentito la forza del suo gioco, mancino e difficile da contrastare. Quando mi sono trovato sotto 1-6 2-5 e 30-40 sono riuscito ad annullare il match point e mi sono detto che a quel punto avrei potuto solo migliorare. Così ho lasciato andare il braccio e piano piano sono risalito vincendo al terzo set. Una grande soddisfazione, vincere la semifinale e poi conquistare il trofeo”.
Nell’Open femminile la vittoria è andata alla 2.5 Rebecca Frant, portacolori del Villaforte Tennis di San Salvatore Monferrato, che ha sconfitto anche in questo caso per 6-2 6-3 la 2.7 Simona Pilotti, dello Sport Village Bertolla. La Frant era la seconda testa di serie del draw, mentre la numero 1, Camilla Frola, è stata costretta al forfeit in semifinale a causa di impegni agonistici concomitanti.
Tra i tabelloni che hanno caratterizzato la Racchetta d'Oro 2025 ci sono stati anche quelli Over 55 (singolare vinto da Fulvio Priotti, doppio conquistato dalla coppia Ballatore/Bellotti), quelli under 16 (maschile vinto da Pietro Minniti, femminile da Tjasa Jazbec) e quello di quarta categoria maschile (successo di Marco Cavallini).
Al Royal Club si è tenuto anche un torneo esibizione denominato “Trofeo Dunlop ATP Tour Final 8” con la finale tra i due protagonisti usciti vittoriosi dai rispettivi gironi che hanno ricalcato la formula delle Nitto ATP Finals. Da una parte Andrea Motta, giocatore cresciuto alla scuola Ace Tennis Center oggi con centro operativo al Monviso Sporting Club e dall’altra Denis Spiridon, oggi tesserato per il Cus Genova ma anch’egli per diverso tempo impegnato negli allenamenti sugli stessi campi. A vincere è stato Motta, classifica attuale di 2.2, che ha levato le braccia al cielo al termine del primo set, conquistato 7-5. Spiridon è stato costretto al ritiro a causa di un indolenzimento muscolare.
“Un torneo – ha detto l’organizzatore Giorgio Boselli – che ha ripercorso a ritroso la storia riportando alla ribalta i terza categoria, una volta classificati di serie C, che hanno fatto la vera leggenda della manifestazione”. Alle premiazioni era presente anche Gipo Arbino, noto coach del circuito maggiore.