Il poker di Ingarao ai Campionati Italiani di Seconda

Un percorso netto dove non solo non ha concesso un set, ma nessuno dei suoi avversari ha conquistato più di due game in un set: Alessandro Ingarao si conferma il Seconda categoria più forte d’Italia sulla terra rossa del Tc Cagliari dove in totale ha concesso appena 11 game sommando quelli ottenuti dai suoi avversari. Il tennista siciliano, 26 anni, tesserato per il Match Ball di Siracusa ha dominato l’edizione 2025 dei Tricolori di Seconda categoria, disputati per l’ottavo anno sui campi del Tc Cagliari, che ha registrato un centinaio di iscritti tra singolo e doppio, attirando ancora una volta molti dei più forti Seconda d’Italia e soprattutto tanti giovani che rappresentano il futuro del tennis italiano.

La marcia di Ingarao è cominciata con Gabriele Leccisi al primo turno (ritirato per infortunio alla spalla dopo tre giochi) e proseguita con: Flavio Bocci (6-1, 6-2), Daniele Minighini (6-2, 6-0), Matteo Dal Zotto in semifinale (6-2, 6-0) e in finale Nicolas Bianchi (6-2, 6-2). Bianchi ha sorpreso tutti, a cominciare dalla testa di serie numero due, Roberto Miceli, battuto nei quarti per 6-2, 6-2, e poi è approdato alla sfida per il titolo superando Riccardo Mascarini per 7-5, 6-3.
In finale non c’è stata battaglia, Ingarao è partito subito forte e si è portato subito 4-0 e ha poi amministrato i due break di vantaggio. Nel secondo c’è stata partita fino al 3-1 poi di nuovo un assolo del siciliano fatto di grandi colpi, intelligenza tattica e tante gambe fino al 6-2 finale e allo scudetto.

Non c’è stata la doppietta. I campioni d’Italia di doppio sono Noah Perfetti e Roberto Miceli che hanno sconfitto proprio Ingarao in coppia con Augusto Virgili in semifinale per 4-6, 6-4, 10-7 e poi nella finalissima a coppie hanno sconfitto il duo formato da Antonio Caruso e Riccardo Mascarini anche stavolta in rimonta, per 3-6, 6-3, 10-4.

Il Tennis Club Cagliari, che ha ospitato i Campionati Italiani di Seconda per l’ottavo anno e per la prima volta per dieci giorni senza pioggia e con un clima estivo che ha favorito il gioco, ha consentito di rispettare tutti i programmi e ha attirato tanti appassionati sulle tribune dello storico Campo 14 saluta con un arrivederci all’anno prossimo per la nona volta sul rosso di Monte Urpinu dove Alessandro Ingarao promette già di esserci: “Cagliari è un po’ casa, qui sto bene e gioco bene.
"Non mi aspettavo di vincere per quattro volte il titolo ma a questo punto proverò a competere ancora per il quinto titolo”. Il poker è stato servito, adesso resta da vedere se arriverà la “manita”.