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Al Challenger 75 sulla terra rossa africana, il tennista palermitano ha messo in fila una serie di buone prestazioni
di Fitp Sicilia | 02 marzo 2025
L’ultima semifinale challenger Marco Cecchinato l’aveva giocata nel gennaio 2024 a Punta del Este in Uruguay. “Ceck” ha eguagliato questo risultato a distanza di 13 mesi in quel di Kigali in Ruanda in un Challenger di categoria 75 da 100.000 dollari di montepremi.
Una scelta coraggiosa da parte dell’ex numero 16 al mondo quella di andare in Africa dopo che nei primi impegni sudamericani del nuovo anno aveva raccolto poco in termini di risultati, ma va detto che era al rientro dopo una lunga e forzata sosta ai box.
La semifinale a Kigali gli fornisce un bottino di 22 punti Atp. Lunedì 3 marzo, il semifinalista di Roland Garros nel 2018, si collocherà intorno alla posizione 377 delle graduatorie mondiali. Ricordiamo che per lui la scorsa stagione è terminata in anticipo, verso la prima decade di settembre, a causa di un brutto infortunio al gomito.
A Kigali, Cecchinato è partito subito alla grande battendo con un doppio 6-4 il francese Jeffrey Blancaneux reduce dal successo al torneo della settimana precedente a Branzaville in Congo. Agli ottavi di finale ha poi sconfitto per 7-6 7-5 lo spagnolo e seconda testa di serie del seeding Carlos Taberner numero 177 delle graduatorie mondiali.
Il giorno seguente, nel match di quarti di finale, il classe 92 palermitano, tre titoli Atp in bacheca e due finali, ha prevalso in tre set, 6-3 6-7 7-5, nei confronti dell’austriaco Lukas Neumayer quinta forza del seeding. Una vittoria che Cecchinato ha voluto con tutte le sue forze al termine di una dura maratona e di una vera e propria guerra di nervi.
In semifinale è arrivato il ko per mano del francese 23enne Valentin Royer, alla posizione 188 delle classifiche mondiali, che si è imposto con lo score di 7-5 3-6 6-1.
Cecchinato rimarrà in Africa, e sempre a Kigali, dove è in programma un altro torneo Challenger ma di categoria 100 e quindi con la possibilità di mettere a referto molti più punti se dovesse ripetere quanto di buono fatto questa settimana.
L’obiettivo, come da lui stesso dichiarato qualche mese fa, è quello di tornare a giocare nel 2026 le qualificazioni delle prove del Grande Slam. Ne ha tutte le carte in regola per riuscirci a patto di trovare continuità e costanza negli appuntamenti primaverili sulla sua amata terra rossa che tra il 2018 e il 2019 gli ha regalato la gioia della storica semifinale parigina e dei tre successi a livelli 250 a Budapest, Umago e Buenos Aires.