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La ventenne palermitana ha chiuso l’anno alla posizione 196 dopo che l’aveva iniziato da numero 302: “Le qualificazioni dei Grand Slam solo un punto di partenza”
di Fitp Sicilia | 23 dicembre 2024
Un 2024 da incorniciare per la ventenne palermitana Giorgia Pedone, la più giovane azzurra tra le prime 8 del ranking Wta, che ha chiuso l’anno alla posizione 196 dopo che l’aveva iniziato da numero 302.
Per la giovane atleta del team di serie A1 del Ct Palermo che dallo scorso luglio si allena al Country Time Club all’Accademia di Francesco Cinà sono stati ben 3 i successi, tutti sulla sua prediletta terra rossa (Zagabria – Leme e Piracicaba) e altrettante le finali (San Paolo - San Miguel de Tucuman e Solarino). I sigilli di quest’anno si vanno ad aggiungere a quello della passata stagione in quel di S. Margherita di Pula.
Tra i momenti più iconici del 2024 per “Giorgina” anche l’aver preso parte, grazie a una wild card, al main draw degli Internazionali Bnl d’Italia. Pedone, grazie a un finale di stagione da 30 e lode, si è garantita con pieno merito il pass per le “quali” dell’Australian open e sarà anche la prima siciliana della storia a giocare uno dei major.
Il Natale, Giorgia lo trascorrerà in Australia dato che partirà, insieme al maestro Camillo Lucchese. Prima delle qualificazioni a Melbourne, la top 200 Wta palermitana nata nel 2004 giocherà il Wta 125 di Canberra.
Per lei sarà solo una prima volta Slam in ambito “pro” dato che a livello juniores le ha giocate tutte e quattro le prove. Ecco le sue parole e il suo stato d’animo.
“La stagione appena conclusa è stata molto positiva per me – racconta Pedone – e come ho più volte ribadito, subito dopo la vittoria nel mese di agosto in Croazia, è scattato quel clic che mi ha dato tanta consapevolezza e fiducia che poi me la sono riportata in Sudamerica dove mi sono guadagnata l’accesso alle quali di Melbourne. Sinceramente, anche dopo la vittoria del 40.000 dollari di Zagabria, non mi aspettavo di approdare già a fine anno nelle top 200, infatti le prove slam cui ambivo nel breve lungo periodo erano Parigi o Wimbledon”.
Invece il sogno si è avverato e l’ufficialità è arrivata nella settimana della finale di Solarino. Giorgia è quindi pronta al check -in direzione terra dei canguri.
“Inizialmente dovevamo partite giorno 26 dicembre, ma dato che sono entrata nelle qualificazioni di Canberra che scatteranno il 29 e si firma il 28 abbiamo deciso di andare con un paio di giorni d’anticipo così avrò il tempo necessario per smaltire il fuso orario e provare i campi”.
La preparazione invernale non è stata molto lunga, tuttavia al Country Time Club in quei pochi giorni ha sudato e faticato molto sia in campo che in palestra con il preparatore atletico Claudio Busalacchi.
“L’off season, seppur breve, è andata abbastanza bene, credo di aver lavorato in modo positivo sia sul piano fisico che sul campo dove ovviamente mi sono allenata sul veloce che non è certamente la mia superficie preferita, tuttavia per essere una giocatrice a tutto tondo bisogna sapersi adattare sia sulla terra che sulle superfici rapide. Insieme ai miei allenatori ho provato tanti aspetti come quello dello stare più vicina al campo, e non lontana, o dell’essere più aggressiva possibile, così come l’aspetto legato al cercare di venirmi a prendere il punto sotto rete. Infine ci siamo focalizzati sul servizio e la risposta dato che sul veloce si gioca su pochi colpi”.
Ma cosa si aspetta Giorgia da questa prima esperienza Slam?
“Questa trasferta penso mi possa far crescere tanto. Non posso pretendere di chiedere a me stessa di ottenere subito il risultato dato che sarà il mio primo Slam su una superficie dove ho giocato poco e per di più dall’altra parte del mondo. Mi aspetto indubbiamente di dare il meglio possibile e di mettere in pratica il lavoro fatto all’accademia di Cinà in queste settimane di preparazione invernale. Sarà anche una preziosa occasione per cercare di carpire qualche segreto dai campioni della racchetta a cominciare da come lavorano fuori dal campo o da come preparano i match. Per me questo primo slam è solo un punto di partenza. Proverò a sfruttare al meglio tutte le partite che potrò giocare senza farmi prendere troppo dall’emozione e godermi a tutto tondo l’esperienza”.
Uno dei sogni che Giorgia ha fin da quando era bambina è quello di vestire la maglia azzurra in Billie Jean King Cup.
“Questo sogno lo custodisco da sempre e ora che non sono così tanto distante da ambire a una chiamata da parte del capitano Tatiana Garbin le motivazioni e la voglia sono ancora più elevate. Diciamo che è uno degli obiettivi per la prossima stagione”.
Chiusura con una piccola/grande delusione vissuta da Pedone a livello di serie A1 dato che, per la seconda volta consecutiva, il suo Ct Palermo si è fermato solo in finale.
“L’amarezza per il ko conto Verona è stata davvero tanta in tutto il gruppo squadra. Sapevamo che, differentemente dal 2023, quest’anno partivamo favorite e le aspettative da parte di tutti erano quelle di tornare a casa con il tricolore e forse questo ci ha penalizzato. Purtroppo abbiamo perso due singolari soprattutto quello di Marina non messo in preventivo, però tanti complimenti alla sua avversaria per come ha giocato. Sapevamo perfettamente che loro nel doppio erano molto competitive con Moratelli e Zantedeschi. È andata così – conclude – resta comunque la soddisfazione non certo di poco conto per un altro bel percorso effettuato con quasi tutte tenniste nate al Circolo e soprattutto grandi amiche”.