Wta 125 Palermo: sarà una grande festa al Country Time Club

Tornano gli attesissimi Palermo Ladies Open nel mese di luglio dal 19 al 27 sui campi in terra rossa del Country Time Club che quest’anno taglia il significativo traguardo dei 40 anni di fondazione. Non si tratta più di un Wta 250 ma di un Wta 125 cosa che però non toglierà di certo interesse nel pubblico e non verrà inficiato più di tanto il livello tecnico che sarà indubbiamente di spessore.

La manifestazione è stata presentata nei locali del club di viale dell’Olimpo dal direttore del torneo Oliviero Palma e dal presidente del Country Time Club Giorgio Cammarata. Presente anche, in rappresentanza della Fitp Sicilia, il consigliere Anna Nosotti che ha parlato del torneo di tennis wheelchair Itf juniores che si svolgerà dal 25 al 27 luglio.  Palermo sarà la seconda città a ospitare un evento di questo genere dopo Prato. Vi parteciperanno 8 atleti junior tra cui Beatrice Draghici e Andrea Roccamo, entrambi siciliani, ed entrambi presenti al torneo svolto in Toscana poche settimane fa.

All’incontro con i giornalisti erano presenti, tra gli altri, Alessandro Anello (Assessore al Comune di Palermo allo sport e al turismo), Nuccia Albano (Assessore regionale famiglia, territorio e politiche sociali), Salvatore Saporito (presidente BCC Toniolo e San Michele di San Cataldo) e Guido Barcellona (segretario generale Camera di Commercio Palermo ed Enna), Angelo Pizzuto (presidente AMG Gas e Luce).

“I Palermo Ladies Open sono la nostra vetrina internazionale – ha sottolineato il presidente del circolo, Giorgio Cammarata nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione – il torneo è anche uno strumento per promuovere inclusione, sport per tutti e sviluppo del territorio. L’edizione 2025 sarà storica: non solo per la qualità tecnica, ma per l’organizzazione di un torneo under wheelchair e per l’avvio dei lavori del nuovo impianto. Questo progetto è possibile anche grazie alla cessione del titolo WTA 250, che ci ha permesso di reinvestire su un futuro più ampio e sostenibile”.

Il torneo avrà un prize money di 115.000 dollari. Sabato 19 e domenica 20 luglio avranno luogo le qualificazioni. I match del main draw cominceranno alle ore 17. Domenica 27 luglio alle 20.30 la finale del singolare.

 In campo ci saranno le migliori tenniste azzurre, guidate dalla capitana della squadra italiana di Billie Jean King Cup, Tathiana Garbin, che accompagnerà il gruppo azzurro in vista della fase finale di stagione.

Tra le tenniste straniere, già, iscritte spiccano: la vincitrice dell’edizione 2019, la svizzera Jil Teichmann (sconfisse in finale l’allora n 4 al mondo Kiki Bertens), che vanta un best ranking da n. 21 al mondo e 2 titoli WTA e 7 ITF e l’egiziana Mayar Sherif, ex 31 della classifica mondiale, semifinalista a Palermo nel 2023 e vincitrice del WTA 250 di Parma nel 2024;

“È un torneo che guarda al futuro in un circolo che rilancia la propria identità - ha detto il direttore dei 36^ Palermo Ladies Open, Oliviero Palma - è questo lo spirito con cui ci stiamo preparando a due grandi eventi: il WTA 125 e l’avvio dei lavori di ampliamento del circolo. La trasformazione in WTA 125 non è un ridimensionamento, ma una scelta strategica per rafforzare le nostre radici, aprirci all’inclusione e rilanciare la nostra struttura. Continuiamo a investire in qualità, sostenibilità e passione”.

Il progetto da realizzare in un’area adiacente ai locali della discoteca del Country, prevede 5 campi in sintetico (uno coperto con tetto retraibile), una piscina da 25 metri, un centro di riabilitazione sportiva e un’area meditazione. Tre dei cinque campi verranno realizzati sul modello del Pietrangeli del Foro Italico di Roma e potranno ospitare complessivamente 8.000 spettatori.      

“Abbiamo voluto che questo progetto fosse, non solo moderno, ma anche utile a ospitare allenamenti di tennisti e tenniste professioniste di altissimo livello internazionale - ha aggiunto Palma - l’obiettivo? Speriamo, tra qualche anno, in un evento combinato: donne su terra, uomini su cemento. È un sogno, ma i sogni qui si sono spesso realizzati”.