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Il Tpra e le sue belle storie

Manuela Maggiore da Noto racconta il suo amore viscerale verso il tennis

di | 13 settembre 2024

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Il tennis amatoriale, ovvero il Tpra, possiede innumerevoli chiavi vincenti, dall’aggregazione al divertimento al sano agonismo ma anche e soprattutto per il fatto che permette di competere in un circuito ristretto e di togliersi delle soddisfazioni anche a chi non ha fatto una vera e propria scuola tennis e ha scoperto questo sport in età quasi adulta.

E poi, in Sicilia, il tennis amatoriale è un vero e proprio treno ad alta velocità grazie all’eccellente lavoro svolto dal fiduciario regionale Maurizio Costa e dall’infaticabile staff dei coordinatori.

Oggi ci soffermiamo sulla storia di Manuela Maggiore, 32 anni, di Noto, bellissima città in provincia di Siracusa. Manuela ha preso parte a tanti tornei del circuito amatoriale ed è una vera e propria “fighters” come si dice in gergo. Ma partiamo dall’origine.

“Ho iniziato ad avvicinarmi al tennis verso gli 11 anni poiché mio padre lo praticava e durante le vacanze estive nei villaggi turistici giocavamo dei doppi misti contro avversari francesi o inglesi e lì è avvenuto il primo, anche se blando, approccio – racconta – poiché contestualmente mi cimentavo soprattutto nella danza e col pianoforte. Diciamo che il tennis non mi ha preso subito d’impatto. Il vero colpo di fulmine invece è scattato circa 8 anni fa perché una mia amica giocava al Circolo di Avola con il maestro Giuseppe Santoro e mi sono così aggregata a quel gruppo di cui faceva appunto parte la mia amica. A Noto, nella mia città natale, purtroppo non c’erano tante praticanti a livello femminile e quindi andavo spesso proprio ad Avola”.

Intorno ai 27 anni la scoperta del mondo affascinante del Tpra.

“Ho capito subito, partecipando ai primi tornei del circuito, la differenza a livello di tenuta mentale tra gli allenamenti e le partite di torneo. Ne ho giocate tante tappe tra Match Ball Siracusa e Circolo Tennis Farina ottenendo anche delle belle vittorie specialmente nel doppio misto. Ho sfruttato inizialmente i tornei Tpra per combattere la parte psicologica nel gioco, poi a me piace mettermi in discussione, incontrare persone nuove e affrontare stimolanti sfide con persone sempre diverse”.

Nel 2023 la maternità e il conseguente stop durato fino a ottobre.

“Ho ripreso con i tornei sociali al Ct Cuore Bianco Cassibile dove attualmente gioco con costanza facendo spola con Siracusa. Da poco ho appreso la bella notizia dell’apertura di un circolo ad Avola e certamente frequenterò anche quello. Se una seconda maternità non mi fermerà nuovamente continuerò a giocare i tpra coordinati nella zona nostra dal grande Fabio Bongiovanni che con amore e dedizione ci incoraggia a partecipare. Grazie a Siracusa e al circolo Cuore Bianco di Cassibile sto crescendo sempre più. Spero un giorno di qualificarmi per i main event nazionali di Roma o Torino, sarebbe un sogno. La settimana scorsa a Catania al master regionale “road to Torino” ho perso in finale a un tiro di schioppo dalla vittoria. Peccato veramente, ma ci riproverò senza dubbio”.

Manuela non ama solo giocare ma ama anche guardare il tennis alla tv.

“Una passione quasi ossessiva per me giocare. Questo sport lo seguo molto anche in tv e sono chiaramente felicissima di questo momento d’oro del tennis azzurro sia maschile che femminile”.

Infine le chiediamo quale sia la cosa più bella o tra le più belle di questo sport.

“Il fatto di giocare a volte con avversarie più mature e più grandi di me mi motiva tanto - conclude - e poi riconosco che il tennis, se non si ha alcun problema fisico, può essere parte della nostra vita fin quando si vuole”.

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