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CAP e webinar per genitori: il primo passo per costruire un ambiente virtuoso

Domenica, contestualmente al primo raduno dei Centri di Aggregazione e Formazione Provinciali, si è svolto il primo webinar indirizzato ai genitori dei circa 1.300 ragazzi coinvolti nel progetto. Un successo in termini di partecipazione e qualità degli interventi. L’obiettivo? Fornire a tutte le persone che ruotano attorno ai ragazzi gli elementi ideali per supportarli

23 ottobre 2023

Fra le attività alle quali la Federazione Italiana Tennis e Padel sta gradualmente dedicando sempre maggiore attenzione c’è quella dei CAP, i Centri di Aggregazione e Formazione Provinciali, che rappresentano il primo approccio con la FITP per i bimbi partecipanti alle 3.000 scuole tennis certificate sparse in tutto il Paese. Si tratta di raduni tecnici per bimbi di 8-9-10 anni, 1.300 fra maschi e femmine da tutta Italia, selezionati grazie al grande lavoro dei fiduciari dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”, impiegati in versione talent scout.

Il progetto – spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’ISF – si estende per tutto l’anno scolastico 2023-24, con un raduno tecnico al mese a partire da ottobre (la scorsa domenica il primo, ndr). In più, nel periodo dicembre-maggio si svolgeranno anche tre raduni regionali e altrettanti di caratura nazionale, durante gli Internazionali BNL d’Italia e in seguito nei Centri Federali Estivi”. Tutti i raduni tecnici hanno un unico obiettivo: arricchire l’intelligenza tattico-tecnica e psicofisica degli allievi, per renderli tutti dei giocatori universali, ossia metterli nelle condizioni di poter interpretare qualsiasi stile di gioco che si andrà poi a stabilizzare successivamente, quando la struttura psicofisica avrà terminato il processo di maturazione. “Un progetto – dice ancora Dell’Edera – che iniziamo con i loro insegnanti e con tutti coloro che lavorano insieme ai ragazzi, per rendere il loro contesto quotidiano un ambiente virtuoso.

Oltre ai raduni per i ragazzi, con l’introduzione in 2 appuntamenti della presenza dei preparatori mentali provinciali che andranno a lavorare anche coi genitori, la FITP ha deciso di organizzare anche 4 webinar indirizzati proprio a papà e mamme dai ragazzi, così da dare anche a loro dei suggerimenti utili per commettere meno errori possibili. I quattro incontri online, della durata di 90 minuti ciascuno, prestano grandissima attenzione all’area mentale (ma non solo) e sono intitolati “la costruzione della squadra a supporto del giocatore”. A dimostrazione di come puntino a coinvolgere tutte le persone che ruotano attorno ai ragazzi.

Il primo webinar si è svolto nel pomeriggio di domenica 22 ottobre, con genitori collegati da tutta Italia: alcuni insieme in aula, dalle sedi dei vari raduni che vedevano impegnati i propri figli, altri da dispositivi personali, con picchi che hanno sfiorato i 600 collegamenti contemporanei. Un enorme successo per quello che si fatto rappresenta il primissimo passo del lungo processo di formazione che i ragazzini andranno ad affrontare da qui in avanti, con l’obiettivo futuro di arrivare a difendere i colori della nazionale.

Dell’introduzione si è occupato il direttore dell’ISF Michelangelo Dell’Edera, che ha illustrato ai genitori il progetto, la sua genesi, le intenzioni e gli obiettivi della Federazione, con i vari passaggi del percorso. Sia quello a breve termine, con i raduni che culminano con la Coppa delle Province, sia quello a lungo termine, che dai CAP passa quindi ai Centri Periferici di Allenamento (CPA), quindi ai CTPE (Centri Tecnici Permanenti Estivi) e infine ai Centri Tecnici Nazionali: Tirrenia per il settore maschile e Formia per il femminile.

Il direttore dell’ISF si è soffermato tanto sulla parte umana del percorso, richiamando gli insegnamenti del compianto Mario Belardinelli. “Per far diventare i ragazzi grandi campioni – ha detto – è prima necessario che diventino grandi persone. Non basta essere i più bravi, bisogna anche essere un esempio per gli altri”. Non a caso, gli obiettivi del percorso federale indicati sono 4: passione, lealtà, umiltà e fair play. Tutto fa parte del famoso ambiente virtuoso, che coinvolge ragazzi, maestri, genitori, tecnici, scuola, famiglia e club. Come si può raggiungerlo? Ottimizzando la tre “P”: Partecipation, Performance e Personal Development, lavorando su partecipazione, prestazione (intesa come competenze acquisite, non risultati) e sviluppo personale.

Dell’Edera ha poi passato la parola al docente dell’ISF Rocco Marinuzzi, che è entrato nei dettagli de “la costruzione del giocatore universale”. Grazie anche all’ausilio di contenuti video, il suo compito è stato quello di tradurre in numeri, statistiche ed esempi pratici gli obiettivi della FITP per i CPA, quindi le strade da percorrere per raggiungere la formazione desiderata e dare ai ragazzi importanti basi tecniche e tattiche. Oltre ad aver spiegato la struttura ideale di allenamento per i ragazzi della fascia d’età in questione.

QUESTO IL PROGRAMMA DEI RADUNI:
1° RADUNO – MONITORAGGIO ALLIEVI
2° RADUNO – ATTACCANTE DA FONDO
3° RADUNO – GIOCATORE SERVE & VOLLEY
4° RADUNO – GIOCATORE ATTACKING PLAYER
5° RADUNO – GIOCATORE CONTRATTACCANTE
6° RADUNO – GIOCATORE COMPLETO
7° RADUNO – GIOCATORE UNIVERSALE
8° RADUNO – GIOCATORE SERVE & VOLLEY  - IL DOPPIO
9° RADUNO – LE CAPACITÀ COORDINATIVE
10° RADUNO – VERIFICA

Successivamente, al microfono è toccato prima alla psicoterapeuta Pierfrancesca Carabelli, preparatore mentale FITP, e quindi al professor Antonio Daino, responsabile dell’area mentale dell’ISF. Con un approccio molto soft, i due hanno iniziato a spiegare ai genitori quale deve essere la giusta mentalità nei confronti dell’attività tennistica dei figli, condividendo il motto della S.F.I.D.A: Superare Faticando Intelligentemente Difficoltà Audacemente. Cinque lettere che racchiudono l’essenza del tennis, nel quale ogni punto richiede la capacità di trovare una soluzione al problema proposto dall’avversario.

Oltre ad aver evidenziato la differenza fra mentalità aperta e chiusa, il prof. Daino ha toccato punto per punto le cinque lettere della S.F.I.D.A, con la chicca di una testimonianza (in italiano perfetto) del numero 1 del mondo Novak Djokovic, che ha raccontato la sua visione del mindset e soprattutto “ammonito” alcuni colleghi che, secondo il suo modo di vedere il tennis, non prestano la giusta attenzione e non danno il giusto spazio all’allenamento mentale e alla costruzione delle emozioni. Un punto di vista di primissima categoria, non solo perché arriva dal giocatore più vincente di tutti, ma anche da uno che ha saputo fare della forza mentale una delle sue armi principali.

In seguito, è stato trattato il tema della differenza negli stili di comunicazione nella relazione educativa del genitore e dell’insegnante, ricordando quale deve essere il ruolo dell’adulto nella formazione, ossia di figura in grado di trasmettere confini e limiti. Sono state poi analizzate le differenze fra vari tipi di approccio: compiacente, da sergente, da in-competente e da figura competente, in grado di creare la giusta connessione fra cuore e mente.

Infine, prima dei saluti e dell’appuntamento al webinar successivo (17 dicembre; 18 febbraio e 14 aprile gli altri due), sono state stabilite le cinque dimensioni della S.F.I.D.A. formativa per i ragazzi:

  • Il tennis è una parte della loro vita che deve considerare lo sviluppo delle loro capacità di realizzarsi come persone felici e contente della grande opportunità nella quale vivono.
  • La situazione tennistica mette alla prova le loro capacità di motivarsi, stare concentrati e confrontarsi con le loro emozioni per diventare persone migliori.
  • Partire dalle SFIDA su piccole cose quotidiane che evidenziano il bisogno di uscire da uno standard per conseguire un più alto senso di riuscita.
  • Sognare in grande, ma individuare una meta precisa da raggiungere in un tempo definito.
  • Abituarsi al confronto con un compagno come indicatore e stimolo del proprio miglioramento.

Obiettivi che verranno gradualmente inseguiti in un percorso formativo che per i ragazzi (e i genitori) è solo all’inizio, ma può dare tanto a tutti. Contribuendo sempre di più allo sviluppo del nostro tennis.

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