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Un articolo odierno della Gazzetta dello Sport rilancia l'eccellenza del "Modello Italia", un sistema che grazie al proliferare di tornei Challenger e Future organizzati in patria accompagna e favorisce la crescita dei nuovi talenti
06 agosto 2025
"Se l'Italia è diventata un modello di successo nel tennis una delle spiegazioni sta proprio qui: la proliferazione di tappe dei circuiti minori del professionismo, quelli che formano i top players di domani", E' quanto si legge in un articolo a firma di Marco Iaria, pubblicato oggi sulla Gazzetta dello Sport, in cui si elogia il "Modello Italia", una visione grazie alla quale dal 2000 a oggi si sono moltiplicati il numero di tornei Challenger e ITF disputati sulla nostra penisola.
"La Fitp guidata da Angelo Binaghi - si legge ancora nell'articolo - ha lavorato su un doppio binario". Oltre all'organizzazione e al rilancio dei grandi eventi come le Nitto ATP Finals, la Coppa Davis e gli Internazionali BNL d'Italia, "ha creato le condizioni migliori per la crescita dei talenti favorendo l'organizzazione sul territorio di quegli eventi internazionali che risultano essere più formativi del circuito juniores".
Come? Attualmente l'investimento della Fitp è di oltre 10 milioni di euro. Una spesa con cui offre sostegno - e non solo - "ai circoli nell'organizzazione di questi eventi". L'incremento di tornei organizzati in Italia negli ultimi 25 anni è pari al 57% con ben 20 Challenger e 31 ITF, tra cui spiccano gli eventi di Torino, Napoli, Sassuolo, Genova, cui dal 2026 "se termineranno i tempo i lavori sull'impianto", dovrebbe aggiungersi un super Challenger a Cagliari. A questo si aggiungono "il know-how, le strutture, le forniture in una gestione sinergica che vede il prima linea i tennis club, intesi come veri promotori dello sport della racchetta in Italia".
Dalla Francia agli Stati Uniti, il "Modello Italia" è ormai una visione a cui tutti guardano a e che tutti cercano di replicare. Al coro si è recentemente aggiunto anche l'ex pro John Millman, secondo cui "la Fitp e tutto il mondo del tennis italiano meritano il successo che stanno avendo. Sono una nazione appassionata che ama lo sport e investe tanto dei Futures, nei Challenger e nei tornei Atp e Wta". Ed è proprio sul settore femminile che oggi si concentra l'attenzione. Dopo la generazione d'oro Vinci-Shiavone-Pennetta-Errani, anche in questo caso si è deciso di giocare d'anticipo e replicare "lo schema che ha ben funzionato con gli uomini". "L'obiettivo della Wta è arrivare a quota 90 tornei 125 in 2-3 anni", sottolinea Iaria nella sua analisi. Al momento con otto tornei Wta125 (dal prossimo anno saranno dieci) l'Italia è il paese ad ospitarne di più nel panorama mondiale; a questi si aggiungono altri ventinove eventi W15/W75. Non solo investimenti, dunque. Visione, coraggio, pazienza. Il domani è già qui.