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Di Giovanni, leader silenzioso: “Il futuro è brillante. L’Italia ha il vantaggio di una Federazione che lavora bene sul territorio”

‘Digio’, classe 1987, è una colonna storica della Nazionale italiana di padel. "Ricordo ancora le lacrime versate per la prima convocazione nel 2021"

di | 25 ottobre 2025

Lorenzo Di Giovanni alla FIP Euro Padel Cup (Foto FITP)

Lorenzo Di Giovanni alla FIP Euro Padel Cup (Foto FITP)

Le emozioni non mancano: lo sport che ama di più, la maglia azzurra e un gruppo di giovani che lo guarda con ammirazione e rispetto. Manca solo il piccolo Tommaso in tribuna: “Spero che un giorno possa venire a vedermi giocare, sarebbe bellissimo. Nel frattempo, mia moglie lo ho messo davanti alla tv per guardare il papà in campo…”. Dal 2021 Lorenzo di Giovanni è una carismatica certezza della Nazionale Italiana di padel.
 
A Cadice hai ottenuto la prima vittoria da papà con la maglia azzurra?
“Si, bellissimo. La vita è cambiata tanto negli ultimi mesi... in meglio: è una cosa davvero grande. Ho riorganizzato un po’ di cose ma sono contento che da quando sono diventato papà gioco comunque bene. Pensavo di poter avere qualche risultato negativo, invece i risultati sono arrivati. Ovviamente mi pesa un po’ quando si deve viaggiare e rimanere lontani da casa, ma penso sia normale”.
 
Ricevere una convocazione in Nazionale non è mai scontato: che effetto ti fa ogni volta che arriva questa opportunità?
La convocazione è sempre l’obiettivo numero uno dell’anno. Quando ci sono gli Europei o i Mondiali, saper di poter far parte di questo gruppo è il massimo. Io e Simone Cremona siamo tra i più esperti del gruppo: poter ancora far parte della squadra e avere la fiducia della c.t. mi riempie d’orgoglio. Il livello è molto alto adesso, ci sono tanti ragazzi che si allenano bene e sono in ascesa, ed essere ancora qui dà una soddisfazione incredibile”.
 
Che rapporto c’è tra voi e i più giovani del gruppo?
C’è molto rispetto. I nuovi ragazzi hanno personalità forti, sono già giocatori importanti. Il fatto che ci siano ancora un paio di elementi più esperti fa da collante nel gruppo”.
Lorenzo Di Giovanni carica i compagni durante la FIP Euro Padel Cup (Foto Padelfip)

Lorenzo Di Giovanni carica i compagni durante la FIP Euro Padel Cup (Foto Padelfip)

Il nostro padel è cresciuto molto negli ultimi anni. Come vedi il futuro dell’Italia in questa disciplina e, più in generale, il futuro di questo sport?
Sono ottimista: il futuro sportivo dell’Italia è brillante. Il vantaggio dell’Italia è la Federazione: replicare il modello del tennis con il padel fa davvero la differenza. Siamo l’unico Paese con una Federazione che lavora così bene sul territorio. Penso che tra dieci anni l’Italia sarà tra le nazioni più forti al mondo, al livello della Spagna”.
 
Dopo quello del tennis, si aprirà un ciclo anche nel padel?
Sì, è solo una questione di tempo tecnico: prima o poi accadrà”.
 
Ti sei tolto grandi soddisfazioni con la maglia della Nazionale. Ma c’è un ricordo, in particolare, che tieni nel cuore?
La prima convocazione. Ricordo benissimo il momento: ero in macchina, avevo appena parcheggiato... ho letto la mail, mi sono commosso e ho pianto. Era il 2021, per gli Europei di Marbella. Poi la prima medaglia, arrivata proprio in quell’occasione: arrivare secondi, dietro la Spagna, è stato speciale. Ricorderò sempre quell’Europeo come il momento più bello”.
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