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Le azzurre

Lea Pericoli

LEA PERICOLI

Luogo e data di nascita: Milano, 22 marzo 1935 (scomparsa a Milano, il 4 ottobre 2024)

In Billie Jean King Cup: unitamente a Silvana Lazzarino tenne a battesimo la nazionale italiana nella prima edizione di quella che allora nacque come Federation Cup. La squadra italiana affrontò nel primo turno a Londra il 17 giugno del 1963, sui campi in erba del Queen’s Club, la squadra degli Stati Uniti, che poi avrebbe vinto la manifestazione.  Fu proprio Lea Pericoli a disputare il primo singolare contro Darlene Hard, già n.2 del mondo, uscendone battuta in tre set con il punteggio di 64 26 62. Tra 1963 ed il 1974 Lea ha partecipato a 17 incontri tra nazioni vincendo 15 dei 30 match disputati (8 singolari su 16 e 7 doppi su 14).

Nei tornei del Grande Slam: ha esordito a 20 anni al Roland Garros, ammessa al tabellone principale già come testa di serie n.16, battendo al secondo turno (era esonerata dal primo) la francese Susan Chatrier. Ha partecipato a 25 Slam, tra il 1955 ed il 1975, cioè in un arco di tempo di 21 anni che costituisce un record assoluto per l’Italia. Ha raggiunto 7 volte gli ottavi di finale: a Parigi nel 1955, 1960, 1964 e 1971, a Wimbledon nel 1965, 1967 e 1970, e 9 volte il terzo turno.  In doppio femminile e in doppio misto è stata semifinalista a Parigi rispettivamente nel 1964 (con Silvana Lazzarino) e nel 1960 (con il messicano Antonio Palafox).

Lea Pericoli

Agli Internazionali d’Italia: è stata semifinalista nel 1967 (battuta dalla brasiliana Maria Bueno, 6-2 6-2); ha raggiunto 4 volte i quarti di finale (1959, 1962, 1969 e 1971) e 8 volte gli ottavi (1953, 1955, 1960, 1963, 1964, 1965, 1970 e 1972).  In doppio è stata 5 volte finalista a fianco di Silvana Lazzarino (dal 1962 al 1965 e nel 1967). In questi match-clou la coppia azzurra fu sempre superata in due set da team formidabili come M.Bueno (Bra)/D.Hard (Usa) nel 1962, R.Ebbern (Aus)/M.Smith Court (Aus) nel 1963, M.Court Smith/L.Turner Bowrey (Aus) nel 1964 e R.Casals (Usa)/L.Turner Bowrey (Aus) nel 1967. La grande occasione di vincere il titolo capitò nel 1965 quando ebbero a disposizione tre match-point contro la coppia formata dall’australiana Madonna Schacht e dalla sudafricana Annette Van Zyl ma non riuscirono a sfruttarli, finendo battute 2-6 6-2 12-10.

 

Titoli nel circuito internazionale: Le a Pericoli si è imposta a Crans Montana nel 1954, Istanbul nel 1958, a Beirut nel 1959, a Bastad e Stresa nel 1960, a Lesa e a Santa Fè nel 1961, a Palermo, Lesa, Reggio Calabria e Casablanca nel 1962, a Montecarlo e a Viareggio nel 1963, a Genova nel 1968, al Cairo nel 1969 e a Roma (Circolo Canottieri) nel 1970.

In doppio tra i suoi maggiori successi ci sono le vittorie riportate a Montecarlo nel 1964, 1965, 1966 e 1972, Bastad nel 1960, Gstaad nel 1974

Lea Pericoli

Miglior classifica mondiale: non esistono dati ufficiali ma il sito Wta riporta che “nei suoi anni migliori (precedenti al 1968, inizio dell’Era Open n.d.r) era considerata una solida Top 20”

Titoli italiani: vanta un record imbattuto nei campionati italiani assoluti avendo vinto la bellezza di 27 titoli: 10 in singolare (1958, 1962, 1966, 1967, 1968, 1970, 1971, 1973, 1974 e 1975), 11 di doppio femminile tra il 1955 ed il 1975 e 6 di doppio misto.

Miglior classifica italiana: è stata 14 volte numero uno d’Italia tra il 1959 ed il 1974, fatto che costituisce un altro record assoluto. E’ stata anche 4 volte n.2 (nel 1960, 1961, 1962 e 1973). È stata sempre classificata in prima categoria in un arco di 23 anni (1954-1976).

A livello giovanile: ha vinto il titolo italiano di singolare juniores nel 1952 e 1953, quello di doppio juniores nel 1953.

Lea Pericoli nel

Lea Pericoli nel "misto" con Giordano Maioli (Archivio FITP)

Lea Pericoli

Note: Soprannominata “la Divina” da Gianni Clerici, scrittore e grande firma del giornalismo italiano, Lea Pericoli è stata per decenni il personaggio simbolo del tennis italiano femminile.

Oltre ai successi sportivi (la sua vittoria più prestigiosa fu il successo sulla fuoriclasse statunitense Billie Jean King, ottenuto il 22 luglio del 1969 nei quarti di finale del torneo su terra battuta di Gstaad con un netto 6-3 6-3) ha avuto fama mondiale per essere stata alla fine degli Anni ‘50, insieme alla statunitense Gussie Moran, indossatrice sui campi di Wimbledon di abiti molto originali e talvolta trasgressivi disegnati per lei dallo stilista inglese Ted Tinling.

I suoi completini sono oggi al Victoria & Albert Museum di Londra. Dopo la carriera da giocatrice è stata ottima giornalista, scrivendo di tennis e di moda su ‘Il Giornale’ sin dai tempi in cui era diretto dal fondatore Indro Montanelli. Anche la televisione l’ha vista protagonista come conduttrice di programmi (il più popolare fu il quiz ‘Paroliamo’ su Tele Montecarlo) e telecronista sportiva.

Pubblicò nel 1976 una sua prima autobiografia intitolata “Questa bellissima vita” (ed. La Sorgente). Sui suoi ricordi più significativi sarebbe ritornata nel 2009 con “Maldafrica” (Ed. Marsilio).

Lea Pericoli e Silvana Lazzarino (a destra nella foto) finaliste a Roma nel 1062 battute da Maria Ester Bueno e Darlene Hard (Foto Archivio FITP)

Lea Pericoli e Silvana Lazzarino (a destra nella foto) finaliste a Roma nel 1062 battute da Maria Ester Bueno e Darlene Hard (Foto Archivio FITP)