STEFANO MANGOLD
Luogo e data di nascita: Fiume (Istria) il 13 aprile 1914 (scomparso a Milano il 7 maggio 2002)
In Coppa Davis: rappresentò l’Italia una sola volta, nel 1935 nella sfida dei quarti di finale, a Berlino, contro la Germania (vinta dai tedeschi 4-1). Esordì venerdì 8 giugno 1935 in singolare, battuto dal fuoriclasse tedesco Gottfried Von Cramm 6-0 6-4 6-4. Nella terza giornata fu superato da Henner Henkel con il punteggio di 6-1 6-8 6-4 6-4.
Nei tornei del Grande Slam: nessuna partecipazione
Agli Internazionali d’Italia: raggiunse i quarti di finale nel 1933 (battuto 6-3 6-1 da Giovannino Palmieri) e nel 1934 (battuto 6-4 7-5 da Emanuele Sertorio dopo aver superato negli ottavi il forte inglese Pat Hughes) e gli ottavi nel 1931
Titoli Italiani: vinse il titolo di singolare under 18 nel 1932 e quello a squadre di 2a categoria nel 1932
Miglior classifica italiana: fu numero 4 d’Italia nel 1936 e numero 5 nel 1935.
Note: appartenente a una famiglia di origine ebraiche, si trasferì a Milano nel 1929. La madre Matilde, che aveva giocato a livello di seconda categoria, lo avviò al tennis. Al Tennis Club Milano fu allievo del famoso maestro austriaco Fritz Waisz. Aveva qualità, come i compagni di liceo Ferruccio Quintavalle e Valentino Taroni. Nel 1931 si aggiudicò il titolo italiano juniores e, agli Internazionali d’Italia, resse il confronto con il francese Henri Cochet, allora uno dei primi 3 giocatori del mondo. Nel 1933 ebbe modo di partecipare a un’esibizione benefica insieme alla mitica campionessa francese Suzanne Lenglen che giocò in doppio con il maestro Waisz contro di lui e Guido Cesura. Due lauree (in Giurisprudenza e in Economia e Commercio), parlava inglese, francese, tedesco, croato e ungherese: dopo la Seconda Guerra mondiale venne incaricato di rimettere in moto la macchina organizzativa del Coni nell’Alta Italia e di riavviare le pubblicazioni della Gazzetta dello Sport. Poi gli venne affidata la Sezione Speciale tributi della Provincia di Milano.