MARCELLO DEL BELLO
Luogo e data di nascita: Roma, 21 dicembre 1921 (morto a Pioltello, 8 luglio 1988)
In Coppa Davis: tra il 1948 e il 1954 partecipò a 25 incontri tra nazioni vincendo 28 dei 43 match disputati (8 su 18 in singolare e 20 su 25 in doppio). Esordì il 14 maggio 1948 a Zagabria, battendo Josip Palada (62 63 68 97) e conquistando il primo dei suoi tre punti (due vittorie in singolare e una in doppio con Gianni Cucelli) che permisero all’Italia di imporsi 3-2 sulla Jugoslavia. Fu protagonista della finale interzone del 1952 e della semifinale interzone del 1949.
Nei tornei del Grande Slam: tra il 1947 e il 1953 giocò 12 tornei, raggiungendo i quarti di finale a Parigi nel 1948 (- Budge Patty, Usa, 6-1 6-3 8-6). In doppio, con Gianni Cucelli, fu semifinalista negli US Championships 1949 (- f. Sedgman/G. Wortington, Aus, 6-3 6-3 6-4) e raggiunse 8 volte i quarti di finale (Parigi 1947, 1948, 1949, 1952; Wimbledon 1948, 1949, 1951, 1952).
Agli Internazionali d’Italia: raggiunse gli ottavi in singolare nel 1951 (- J. Drobny 6-1 7-5 2-6 6-0) e 1954 (- Larsen, Usa, 2-6 10-8 6-1 6-4). In doppio fu finalista nel 1951 (- Drobny/Savitt 6-2 7-9 6-3 6-3) e 1952 (- Sedgman/Drobny 3-6 7-5 3-6 6-3 6-2) e semifinalista nel 1950, sempre in coppia con Cucelli.
Titoli e finali nel circuito mondiale: vinse a Gstaad e Milano nel 1947; Cannes e Charlton nel 1949; San Remo nel 1950.
Titoli italiani: ai campionati italiani assoluti vinse il titolo di singolare nel 1940, 7 titoli di doppio maschile (1940, 1941, 1942, 1945, 1950, 1952, 1953) tutti con Gianni Cucelli, tranne quello del 1945 conquistato con il fratello Rolando. Vanta anche 4 scudetti nel doppio misto (1941 e 1942 con Ester Alliata; 1951 e 1953 con Vittoria Tonolli).
Miglior classifica italiana: n. 2 nel 1947, 1948 e 1949.
A livello giovanile: Vinse 3 titoli under 18 in singolare (1937, 1938, 1939), 2 in doppio maschile (1938, 1939) e uno di doppio misto under 18 nel 1939.
Note: cresciuto e allenato dal padre Oberdan (che si narra avesse come metodo d’allenamento il tirargli un schiaffone se non picchiava sempre la palla a tutta forza), fu giocatore di grande qualità ma molto emotivo, finì per essere soprannominato "lacrima" dopo la finale persa ai Campionati Assoluti del 1950 con il fratello Rolando (6-2 6-3 4-6 6-3), che lo vide negli ultimi game giocare piangendo di rabbia e di delusione. A furia di piacchiare forte divenne però uno spettacolo di tecnica e quando era in giornata risultava quasi imbattibile.
Fortissimo nel gioco al volo, insieme a Gianni Cucelli formò la prima "coppia storica" del tennis italiano. Dal dopoguerra a metà degli anni '50 ottennero piazzamenti importanti nelle prove del Grand Slam dimostrando continuità sia al Roland Garros sia a Wimbledon, mentre per due volte sfiorarono il successo a Roma.
Sono stati anche alfieri in Coppa Davis dal 1948, anno in cui la manifestazione ricominciò dopo sette anni di pausa per il conflitto mondiale. Difesero i colori azzurri fino al 1954 raggiungendo una finale "interzone" nel 1952 e subendo, nei primi tre anni, una sola sconfitta a fronte di 11 match vinti.