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Gli azzurri

Potito Starace

POTITO STARACE

Luogo e data di nascita: Benevento, 14 luglio 1981

In Coppa Davis: ha disputato 27 match in 16 incontri tra nazioni tra il 2004 e il 2012, con 15 vittorie in singolare su 16 match e 6 vittorie in doppio su 11 match. Ha esordito due giorni dopo aver compiuto 23 anni, il 16 luglio 2004 a Teramo battendo Todor Enev 6-1 6-2 6-3 nel match vinto dall’Italia sulla Bulgaria per 5-0.

Nei tornei del Grande Slam: tra il 2004 e il 2015 ha giocato 33 tornei nl tabellone principale. Il suo migliore risultato è il 3º turno raggiunto a Parigi nel 2004 (- M. Safin, Rus, 6-7 6-4 3-6 7-5 75) e nel 2007 (- R. Federer, Svi, 6-2 6-3 6-0). In doppio ha raggiunto le semifinali a Parigi nel 2012, con D. Bracciali (- Nestor, Can/Mirnyi (Blr) 6-3 6-4.

Agli Internazionali d’Italia: vanta 9 presenze nel tabellone principale.
Il suo miglior risultato sono gli ottavi di finale raggiunti nel 2007 (- N. Davydenko 4-6 6-2 7-5) e nel 2011 (- A.Murray, Gb, 6-2 6-3).

Titoli e finali nel circuito mondiale: ha raggiunto 4 finali a livello ATP: nel 2007 Valencia e Kitzbühel, nel 2010 Umag, nel 2011 Casablanca. Vanta inoltre 6 semifinali (2004 Gstaad, 2005 Sopot, 2008 Kitzbühel, 2010 Casablanca, 2010 Nizza, 2011 Santiago) e 24 quarti di finale. In doppio ha colto 5 vittorie: 2007 Acapulco (con M. Vassallo Arguello), 2007 Kitzbühel (con L. Horna), 2008 Mosca (con S. Stakhovsky), 2010 San Pietroburgo (con D. Bracciali), 2013 Viña del Mar (con P. Lorenzi).

Miglior classifica ATP: n.27 in singolare (15 ottobre 2007) e n.41 in doppio (11 giugno 2012). Prize money in carriera: 3.796.316 dollari

Potito Starace

Titoli italiani: si è imposto ai campionati Assoluti del 2002 battendo in finale Leonardo Azzaro 6-1 6-3.

Miglior classifica italiana: N.1 d’Italia (2008)

A livello giovanile: si è aggiudicato due titoli italiani, quello Under 12 vincendo la Coppa Lambertenghi Under 12 nel 1993 e quello under 18 nel 1999

Note: Poto, grande Poto. Ci sono giocatori che si sono fatti amare in modo particolare, al di là dei risultati intrinsechi, per la loro umanità, per l’anima che hanno buttato in campo, ritagliandosi l’etichetta di “giocatore da Davis”. Che vuol dire tantissimo perché premia proprio i più generosi, quelli che per la bandiera superano i limiti e sforano nell’epico. 

Potito Starace

Uno di questi è Potito Starace da Cervinara (Avellino), classe ’81 come Federer cui dava consigli da junior su dove andare in vacanza in estate in Italia. Poto con l’orecchino e la bandana da pirata, con quella faccia un po’ così, a metà fra sofferenza e sarcasmo, sul circuito ATP ha offerto sprazzi di ottimo giocatore ed ha toccato il numero 27 del mondo di singolare (40 in doppio) ma non ha mai vinto un torneo di prima fascia, malgrado 4 finali e 11 titoli Challenger. Bloccato e poi comunque frenato da problemi cronici alla schiena e anche dall’amore per la vita, fino allo stop forzto dell’agonismo nel 2015 per questioni legate alle scommesse tennistiche.
La sua gemma, e insieme la sua disperazione, è legata al 2004: al Roland Garros entra per la prima volta in un tabellone Slam attraverso le qualificazioni e poi supera Tursunov, Grosjean e manca due match point contro Safin, prima di arrendersi al quinto set. Quindi debutta in Davis contro la Polonia vincendo entrambi i singolari e contribuendo al passaggio dell’Italia nel gruppo I. L’anno dopo vince i suoi singolari contro Lussemburgo e Marocco ed è l’eroe della promozione ai play-off per il Gruppo Mondiale del 2006. Che però salta per una frattura al braccio. Riappare da protagonista nel 2007, ma soprattutto nel 2008 salva l’Italia a Montecatini portando due punti contro la Lettonia di Gulbis, e si batte sia in singolare che in doppio fino al 2012. Aprendo poi un nuovo capitolo nel Padel.