CRISTIANO CARATTI
Luogo e data di nascita: Acqui Terme (AL), 24 maggio 1970
In Coppa Davis: ha vestito la maglia azzurra nel 1992, nell’incontro tra Italia e Spagna disputato a Bolzano dal 31 gennaio al 2 febbraio, vincendo 1 singolare (+ Sergi Bruguera 6-4 6-7 6-1) su 2 disputati.
Nei tornei del Grande Slam: tra il 1990 ed il 2002 ha giocato 22 tornei raggiungendo i quarti di finale negli Australian Open 1991 (- Patrick McEnroe 7-6 6-3 4-6 4-6 6-2). Ha raggiunto il terzo turno negli US Open 1990. Si è cimentato 34 volte nei tabelloni di qualificazione riuscendo a guadagnare il main draw 10 volte.
Agli Internazionali d’Italia: quattro volte presente nel tabellone principale, tra il 1991 e il 1996, ha come miglior piazzamento gli ottavi di finale raggiunti nel 1991, battuto poi dall’australiano Richard Fromberg 7-6 6-1.
Titoli e finali nel circuito mondiale: è stato finalista a Milano 1991 e semifinalista a Basilea 1994 e Kuala Lumpur nel 1995. Vanta 7 vittorie e 11 finali nel circuito dei Challenger.
Miglior classifica ATP: è stato n.26 del mondo il 22 luglio 1991. Best ranking in doppio: n. 148 il 16 luglio 1990. Prize money in carriera: 1.368.916 $.
Titoli italiani: ha conquistato lo scudetto tricolore agli Assoluti 1998, in singolare (+ V. Santopadre 6-4 6-4) e in doppio con Marco Meneschincheri.
Miglior classifica italiana: n. 2 d’Italia nel 1992.
A livello giovanile: ha vinto il titolo di doppio agli europei under 18 (1988) ed è stato semifinalista a Wimbledon juniors 1988 (con Cristian Brandi),
Note: esponente di spicco, insieme a Renzo Furlan, del gruppo cosiddetto dei “Piatti Boys” i ragazzi cresciuti al Centro tecnico FIT di Riano Flaminio con Riccardo Piatti e poi allenati privatamente dal tecnico comasco al TC Le Pleiadi di Moncalieri (TO), ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi di Barcellona del 1992. Il suo momento di maggior fulgore risale alla prima parte del 1991 quando, dopo aver raggiunto i quarti di finale agli Open d’Australia, arrivò in finale all’ATP di Milano indoor, perdendo in finale dal russo Alexander Volkov ma superando nel percorso il grande favorito Ivan Lendl, allora n.3 del mondo.