DAVIDE SANGUINETTI
Luogo e data di nascita: Viareggio, 25 agosto 1972
In Coppa Davis: tra il 1998 ed il 2003 ha rappresentato l’Italia in 12 incontri con un bilancio di 11 vittorie in 22 match disputati (11 su 21 in singolare). Ha esordito a Genova il 3 aprile 1998, battuto da Mahesh Bhupathi (6-4 6-4 6-4) nell’incontro vinto dall’Italia sull’India per 4-1. Ha fatto parte della formazione azzurra che ha, nello stesso anno, ha raggiunto la finale.
Nei tornei del Grande Slam: conta 35 partecipazioni (nei tabelloni principali) tra il 1997 ed il 2007. Ha raggiunto i quarti a Wimbledon nel 1998 (- R. Krajicek, Ola, 6-2 6-3 6-4) e gli ottavi negli US Open 2005 (- D. Nalbandian, Arg, 4-6 7-6 6-4 6-2)
Agli Internazionali d’Italia: dieci volte presente nel tabellone principale tra il 1997 e il 2007, ha raggiunto gli ottavi nel 1998 (- F. Vicente, Spa, 6-2 7-5) e 2005 (- G. Coria 6-0 6-4)
Titoli e finali nel circuito mondiale: conta, in singolare, 2 vittorie, 4 finali, 7 semifinali e 12 quarti di finale. Ha vinto a Milano (+Federer 76 46 61 in finale) e Delray Beach (+ A. Roddick 6-4 4-6 6-4) nel 2002. E’ stato finalista a Coral Springs nel 1998, Tashkent 2000, Memphis 2001 e San Jose 2003. Ha raggiunto le semifinali a Bogotà 1997, Londra Queen’s 2000, Copenhagen e Tashkent 2002, Stoccolma 2003 e 2005, Vienna 2004. In doppio ha vinto a Umag nel 1997 ( con D. Pescariu, Rom) ed è stato finalista a Zagabria nel 2006
Miglior classifica ATP. È stato n. 42 del mondo il 31 ottobre 2005. Best ranking in doppio: n.78 l’1 dicembre 2003. Prize money in carriera: 2.935.584 dollari
Miglior classifica italiana:
N.1 d’Italia (2003)
A livello giovanile: ha vinto i titoli italiani di doppio under 16 nel 1988 e di singolare under 18 nel 1990. In campo internazionale i suoi migliori risultati sono state le finali under 18 raggiunte a Palermo nel 1988 e a Santa Croce sull’Arno nel 1989
Note:
È stato il primo prototipo italiano di giocatore da cemento, dopo Gianni Ocleppo negli anni Ottanta. Con la peculiarità di essere cresciuto tennisticamente alla Harry Hopman Academy in Florida, per poi transitare per due anni alla UCLA, la famosa università californiana. Così, è emerso più tardi nel professionismo rispetto a chi ha saltato la scuola, affidandosi a un ottimo servizio e a un rovescio a due mani di grande effetto, nel segno del suo idolo, il campione olimpico 1988 Miloslav “Gattone” Mecir. Dopo 2 titoli Challenger, nel 1997, s’è fatto notare come doppista vincendo l’ATP di Umago.
Nel 1998 ha riportato un italiano nei quarti di singolare a Wimbledon 19 anni dopo Adriano Panatta, ma non ha brillato sul tour fino al 2002, quando s’è aggiudicato gli unici 2 tornei individuali a Delray Beach (cemento) e Milano (veloce indoor), peraltro battendo sulla traiettoria Andy Roddick e Roger Federer. Dal 1998 ha rappresentato l’Italia in 12 confronti, con un bilancio di 11 vittorie e 11 sconfitte. L’esordio, sulla terra rossa di Genova contro l’India, fu un incubo: attanagliato dalla tensione, perse in 3 set contro Mahesh Bhupathi nonostante fosse nella condizione di aggiudicarsi subito dopo il Challenger di Napoli, superando fra gli altri Mariano Puerta e Marat Safin. Rimane nella storia della Coppa Davis per l’impresa dell’eliminazione di quell’anno, sul veloce indoor di Milwaukee, quando sorprese con la sua formidabile risposta Todd Martin — che l’anno successivo avrebbe raggiunto il n° 4 del mondo — e contribuì a riportare l’Italia in finale dopo 18 anni. Titolare in singolare con capitan Bertolucci, fu decisivo anche al 3° dei 4 match in singolare del 3-2 del 1999 con la Finlandia; nel 2000, battuto in 5 set da Christophe Rochus, fu coinvolto nella disfatta di Mestre che costò la retrocessione in serie B. (L.M.)