FILIPPO VOLANDRI
Luogo e data di nascita: Livorno, 5 settembre 1981
In Coppa Davis: tra il 2001 e il 2010 ha vinto 10 dei 17 singolari disputati in 10 incontri tra nazioni. Ha esordio a 19 anni e 7 mesi, l’8 aprile 2001 a Helsinki battuto da J. Nieminen (6-3 7-5) nel match vinto dall’Italia sulla Finlanfia per 3-2.
Nei tornei del Grande Slam: tra il 2003 ed il 2015 ha giocato 35 tornei nei tabelloni principali. Il suo miglior risultato sono gli ottavi di finale raggiunti a Parigi nel 2007 (- T. Robredo, Spa, 6-2 7-5 6-1).
Agli Internazionali d’Italia: conta 15 presenze nel tabellone principale tra il 2001 e il 2016. Il suo miglior risultato è la semifinale raggiunta nel 2007 (battendo Roger Federer negli ottavi, 6-2 6-4 e Thomas Berdych, nei quarti 6-2 6-3, prima di esser superato da Fernando Gonzalez 6-1 6-2). Si è anche piazzato nei quarti nel 2003 (- R. Federer, Svi, 6-3 5-7 6-2) e negli ottavi nel 2004 e 2010.
Titoli e finali nel circuito mondiale: vanta due titoli ATP: nel 2004 a St. Pölten (AUT, 375.000 $, terra) e nel 2006 a Palermo (323.250 €, terra). Ha raggiunto anche 7 finali: nel 2003 e nel 2004 a Umag (CRO), nel 2004 e nel 2005 a Palermo (ITA), nel a 2006 Buenos Aires (ARG) e a Bucarest (ROM), nel 2012 San Paolo (BRA). Conta poi ben 13 semifinali: (2004 Bucarest, 2005 Viña del Mar, Casablanca e Umag, 2006 Doha, Sopot e Umag, 2007 Roma e Båstad, 2008 Buenos Aires, 2011 Belgrado e Bucarest, 2012 Kitzbühel) e 14 quarti di finale (2003 Roma, Montecarlo, Båstad, Stoccarda; 2004 Viña del Mar, Acapulco; 2005 Acapulco, Montecarlo, Amburgo; 2006 Valencia; 2007 Valencia, Umag; 2008 Costa do Sauipe; 2013 San Paolo).
In doppio ha raggiunto 1 finale, nel 2006 ad Acapulco (con P. Starace).
Miglior classifica ATP: n. 25 in singolare (23 luglio 2007) e n. 120 in doppio (15 maggio 2006). Prize money in carriera: 3.949. 631 dollari
Miglior classifica italiana: N. 1 d’Italia (2004-2007),
A livello giovanile: può vantare le vittorie al ETA Master Under 16 del 1997 e del doppio ai Campionati Europei U16 (con U. Vico). Con Uros Vico vinse anche il torneo internazionale Under 18 di Firenze U18, sempre nel 1997.
Note: Dopo l’agonismo, Filippo Volandri non ha mai staccato la spina dal tennis e si è dedicato animo e corpo al ruolo di allenatore prima e direttore tecnico FITP e capitano di coppa Davis poi, senza abbandonare, in parallelo, i panni di talent tv. Per amore del suo sport, certo, ma anche per quel qualcosa di incompiuto nel suo percorso tennistico: lui sa che poteva andare oltre il numero 25 del mondo, poteva evadere dalla terra rossa ed esprimersi alla grande anche sul cemento, poteva vincere altri tornei oltre Sankt Polten e Palermo, poteva prendersi altre soddisfazioni al di là di quegli indimenticabili Internazionali d’Italia del 2007, quando eliminò il numero 1 del mondo, Roger Federer, e riporto un azzurro in semifinale. Come gli suggeriva, da manager, Diego Nargiso, avrebbe dovuto fermarsi e rifondare il servizio, che è sempre stato il suo tallone d’Achille. Peccato perché è stato un bell’atleta naturale, con un ottimo rovescio e un diritto che ha migliorato negli anni, ed è stato uno dei simboli del tennista italiano forte ma imperfetto che ha caratterizzato il movimento fino al Rinascimento griffato dalle semifinali del Roland Garros 2018 da Marco Cecchinato.
In Coppa Davis, Volandri è stato il simbolo della ricostruzione del nuovo consiglio federale guidato da Angelo Binaghi all’alba del 2000. Il livornese, classe ’81, ha esordito nel 2001 contro la Finlandia, indoor, perdendo contro Nieminen, ma ha poi battuto Goran Ivanisevic sulla terra di Roma in 5 set e, insieme al coetaneo Starace, ha tenuto su le sorti dell’Italietta, con la serietà del ruolo di numero 1 che deve comunque scendere in campo anche quando non è in condizioni fisiche perfette. Come contro la Polonia nella sfida organizzata nel 2004 nel suo circolo di Livorno. Così cede in 5 set a Kubot e affida a Potito il compito di salvare la squadra sul 2-2 nel drammatico singolare contro Fyrstenberg. Adesso da capitano ha sollevato la Coppa Davis ben due volte, con la capacità e la soddisfazione di guidare una squadra formidabile con campioni come Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Flavio Cobolli, Simone Bolelli e Andrea Vavassori.